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La piazza monzese che resta parcheggio e non verrà trasformata in agorà

Una vicenda che era finita persino in consiglio comunale e che aveva visto l'organizzazione di una raccolta firme

Piazza Giovanni XXIII resta parcheggio. A comunicarlo con un post sui social è Fiab Monzainbici. “Cari amici, mercoledì sera abbiamo partecipato alla consulta del quartiere Triante e appreso una triste notizia - scrive il comitato che da anni promuove la mobilità lenta ed è molto attento alle esigenze di chi utilizza la bicicletta come mezzo di trasporto -. È saltato il progetto di pedonalizzazione della piazza Giovanni XXIII. Dopo varie resistenze da parte di alcuni residenti (una minoranza agguerrita) e la raccolta firme del centrodestra, è stata la volta del Distretto del Commercio, che si è diviso su posizioni contrapposte ed ha infine votato sfavorevolmente un progetto che aveva l’obiettivo, invece, di incentivare le attività commerciali”.

La mobilitazione del quartiere e della politica

Intorno a quel progetto si era scatenata una forte polemica. L’area, ad oggi adibita a parcheggio con 25  posti auto e due postazioni di ricarica per le auto elettriche,  secondo il progetto sarebbe dovuta diventare pedonale e trasformata in una sorta di agorà. Un punto di incontro, aggregazione, socializzazione nel cuore del quartiere. Il progetto era stato presentato prima in consulta sollevando fin da subito le perplessità di molti residenti che non aveva accolto favorevolmente il progetto denunciando la mancanza di posti auto nel quartiere e un ulteriore problema con l'eventuale eliminazione anche di quei 25 posti auto.

La genesi del progetto 

Il problema era finito in consiglio comunale per voce dei consiglieri Stefano Galbiati (Noi con Dario Allevi) e Massimiliano Longo (Forza Italia) che avevano presentato al sindaco e agli assessori le obiezioni di molti residenti e commercianti della zona. Durante la sistematica l’assessore al commercio Carlo Abbà aveva però dichiarato che  "Non mi sento di garantire che il parcheggio verrà salvato. A luglio, su indicazione dei commercianti del Distretto Urbano del Commercio, abbiamo partecipato al bando regionale per la realizzazione di opere civile e per la ristrutturazione dei negozi. Un bando che abbiamo vinto ricevendo un contributo di 75 mila euro per le opere civili e di altrettanti per la ristrutturazione dei negozi. Il nostro progetto prevedeva la riqualificazione delle zone nei pressi dei negozi di vicinato per rendere più gradevole anche il passaggio dei clienti, oltre che interventi per la sicurezza con l’installazione delle telecamere. Con una scelta congiunta e condivisa con le associazioni di categoria che fanno parte del Distretto urbano del commercio di cui il comune di Monza è capofila abbiamo pensato di intervenire con opere di arredo urbano in centro, in piazza Giovanni XXIII, e in piazza Bonatti. Una scelta coerente con le fasi di ascolto portate avanti durante la campagna elettorale nei quartieri, e con il programma di mandato del sindaco Paolo Pilotto".

L'amarezza di Fiab

Adesso, però, il progetto è stato archiviato. “Come associazione siamo dispiaciuti, perché, secondo noi, hanno prevalso interessi privati ( di pochi cittadini residenti li ) e i timori ( probabilmente infondati di perdere clienti ) dei commercianti - conclude Fiab Monzainbici -. A svantaggio della collettività e della possibilità di poter usufruire di uno spazio pubblico, che è un bene comune, di tutti e che ha anche una sua storia da valorizzare. Speriamo che questa vicenda possa farci riflettere, per non ripetere in futuro lo stesso copione su altri progetti finanziati e piazze di quartiere. L’urbanistica tattica consente di fare almeno delle prove prima di decidere”. Mentre a dffesteggiare sono, non solo i rappresentanti dell'opposizione, ma anche i cittadini che si erano opposti a questo progetto. 

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