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Il progetto

Quando inizierà il maxi cantiere di Serravalle e come cambierà la viabilità

Lo ha spiegato l'ingegnere di Serravalle durante il consiglio comunale a Monza dedicato alla maxi infrastruttura

“Se non ci saranno intoppi il maxi svincolo di Serravalle a San Rocco sarà pronto tra 4 anni”. Ad annunciarlo Giuseppe Colombo, l’ingegnere di Serravalle che ieri sera, lunedì 15 aprile, ha partecipato al consiglio comunale di Monza dedicato alla maxi opera che impatterà notevolmente sul quartiere sia nella fase cantieristica sia al termine dei lavori. Un consiglio comunale al quale hanno partecipato anche i residenti di San Rocco e Sant'Alessandro che, silenziosamente, hanno protestato indossando una mascherina con la scritta "Non possiamo respirare e non possiamo parlare". Che l’opera non sarebbe stata pronta per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 come inizialmente preventivato, proprio tra le grandi infrastrutture in programma per l’evento, era notizia risaputa e già confermata nelle scorse settimane dall’assessore regionale Carla Maria Terzi. A ribadirlo ieri sera anche l’ingegnere di Serravalle che ha confermato che “l’opera si farà, ma non sarà pronta per le Olimpiadi”.

Il cronoprogramma

Cronoprogramma alla mano, se non ci saranno intoppi burocratici o eventuali fallimenti in corso d’opera, il maxi svincolo che farà risparmiare 9 minuti a chi dalla barriera della A4 deve immettersi sulla Ss36 dovrebbe iniziare tra due anni. Questo il tempo tecnico necessario per ultimare tutta la fase burocratica (tra iter di approvazioni dei Ministeri, conferenza dei servizi, osservazioni, bandi e assegnazione degli appalti) e la posa della prima pietra. Come già annunciato l’intervento prevede 415 giorni di cantiere vero e proprio, circa 2 anni di lavoro. 

Le ragioni del progetto

Colombo durante il suo intervento ha ripercorso la storia di questa grande infrastruttura. “Un’opera voluta da Serravalle e non dalla Regione Lombardia – ha precisato -. La politica ha condiviso l’esigenza di questa opera e l’ha finanziata (un finanziamento di 42 milioni di euro, ndr)”. Un’opera realizzata per superare il grave problema del traffico in continuo aumento in quella tratta, che vede quotidianamente code e imbottigliamenti. Rispetto al progetto iniziale del 2022 l’opera ha subito alcune modifiche con l’accoglimento della richiesta da parte della giunta Pilotto di non utilizzare la grande area verde di Casignolo già sacrificata per la realizzazione del deposito della MM5. L’amministrazione nel frattempo ha anche chiesto la copertura dei 70 metri di tunnel scoperti che passeranno vicino alle scuole, al campo di calcio e alla palestra e che, come redatto nel documento del ministero dell’Ambiente, avranno un impatto pericoloso sulla salute dei cittadini: "Dall’analisi – riporta il documento – è stato possibile valutare che 125.390 persone residenti all’interno del dominio di calcolo otterranno un beneficio grazie alla realizzazione dell’opera”. Ma ci saranno anche persone la cui salute potrebbe essere messa a rischio. “5.600 persone – si legge ancora nel testo del ministero – saranno soggette a un potenziale incremento del rischio inalatorio di tipo cancerogeno”. 

Come cambierà la viabilità

Se sul tunnel potrebbero esserci cambiamenti e la possibilità di una sua copertura qualora dal ministero venissero accolte le richieste dei Comitati e dell’amministrazione comunale ma che porterà ad ulteriori slittamente per la revisione del progetto e anche dei costi (annunciati circa 5-6 milioni di euro in più), quello che sicuramente non cambierà è l’eliminazione dello svincolo di via Borgazzi che creerà serie ripercussioni sulla mobilità del quartiere. Per chi si dirigerà verso Sesto San Giovanni ci sarà il problema della convergenza sulle due rotonde che già vengono ampiamente utilizzate da coloro che escono prima per evitare di pagare il casello della A52. Stesso discorso per coloro che si dirigeranno verso il centro di Monza (verso Aldi, la farmacia di via Borgazzi, il carrozziere…): anche in questo caso ci si ritroverà imbottigliati nei percorsi già trafficati utilizzati dagli automobilisti che vogliono saltare il casello della A52. Il secondo percorso, sempre verso il centro, prevede di girare a sinistra verso via Edison di Cinisello Balsamo per poi proseguire verso il centro Giardinaggio di San Fruttuoso convergendo poi alla rotonda della Esselunga di San Fruttuoso e immettandosi quindi su viale Campania, viale Romagna, viale Lombardia le grandi arterie già paralizzate dal traffico. "Per noi sarà un grave danno - hanno riferito a MonzaToday alcuni componenti del Comitato - Per andare al lavoro e tornare a casa allungheremo ogni giorno la strada di 5 km immettendoci su arterie già congestionate". 

La proposta del Comitato dei cittadini di salvare il suolo togliendo il casello è stata però liquidata spiegando che “non attiene a valutazioni tecniche e a questo progetto”. 

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