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La storia / Barlassina

La storia di Claudio, il pensionato brianzolo che sistema la buca e viene multato diventa un "caso"

La vicenda di Claudio Trenta di Barlassina ha scatenato l'interesse di giornali e tv

Claudio Trenta non ha un minuto di tregua. Dal pomeriggio di mercoledì 10 maggio il suo telefono continua a squillare. Sono decine i giornalisti che dalla Lombardia e da tutta Italia lo cercano per intervistarlo e raccontare la storia di quell’uomo di Barlassina che è stato multato perché ha coperto una profonda e pericolosa buca che da tempo segnalava agli uffici comunali. Claudio Trenta, stanco di non ricevere risposte e di non vedere interventi, ha deciso di agire. Ha acquistato un sacco di bitume a freddo e ha riparato quella buca lungo il passaggio pedonale di Barlassina, tra via Monte Santo e viale Trieste, che lui aveva segnalato.

Dopo neanche 15 giorni dal suo intervento, che nel frattempo aveva raccontato sul suo gruppo Facebook “Succede a Barlassina e dintorni (ditelo al Trenta”) e a MonzaToday, nella giornata di mercoledì 10 maggio si è visto recapitare una multa. Un verbale di 622 euro (se pagherà entro 5 giorni), altrimenti salirà ad 866 euro per aver effettuato un intervento sul manto stradale senza alcuna autorizzazione e competenza. La legge parla chiaro. Claudio Trenta è stato sanzionato per aver “violato l’articolo 21/1-4 del Codice della Strada – si legge sul documento che gli è stato recapitato – poiché eseguiva opera sulla strada comunale e sulla pertinenza della stessa, senza la preventiva autorizzazione della competente autorità. Nella fattispecie posava del bitume a freddo, su area destinata alla circolazione di veicoli e pedoni, senza avere né titolo e/o competenza di posa di bitume a freddo”.  Trenta, non solo dovrà pagare pegno, ma dovrà anche riportare il manto stradale a come era prima del suo intervento: cioè dovrà togliere il catrame con il quale aveva coperto la buca.

“Sono stupito dal grande clamore mediatico che il fatto ha suscitato – racconta a MonzaToday -. Sono continuamente al telefono con giornalisti, non solo della stampa locale, ma anche delle testate nazionali, delle agenzie, delle televisioni che mi contattano per intervistarmi”. In tanti plaudono il suo gesto. “Sono centinaia i commenti su Facebook – prosegue -. Persone che approvano il mio intervento: visto che da tempo avevo avvisato della presenza di quella buca, ma non erano stati fatti interventi, a quel punto prima che qualcuno si facesse male in modo molto serio ho deciso di intervenire acquistando a mio spese il bitume e coprendo la buca”.

In merito a quella multa, che ormai ha fatto il giro del web, Trenta è lapidario: “Io non la pago - conclude -. Questa vicenda non finisce qui. Voglio andare fino in fondo: io ho deciso di sistemare la buca perché da tempo avevo segnalato agli enti compenti il pericolo, ma nessuno mi aveva risposto e soprattutto aveva riparato o messo in sicurezza quella voragine pericolosa sia per i pedoni, sia per ciclisti e motociclisti”.

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