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Barlassina

Ripara la buca e deve pagare una multa, la raccolta fondi per sostenere Claudio

Sulla piattaforma Gofundme una raccolta solidale per il pensionato di Barlassina che si è visto recapitare una sanzione da 866 euro per aver riparato una buca stradale

Una raccolta fondi a sostegno di Clausio Trenta, il pensionato di Barlassina che si è visto recapitare una sanzione da 822 euro per aver riparato una buca stradale da sé, in città, dopo averla segnalata più volte. Il caso non ha lasciato indifferente l'opinione pubblica e la notizia ha suscitato polemiche, facendo il giro di tutta Italia. E anche la rete si è mobilitata. Qualcuno ha attivato una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme per la "copertura della multa di Claudio Trenta". Per pagare quella sanzione che molti reputano ingiusta e per tendere una mano a "Claudio, colpevole di troppo amore per la propria cittadina", si legge nel testo dell'iniziativa solidale. 

La multa

La storia di quell’uomo di Barlassina che è stato multato perché ha coperto una profonda e pericolosa buca che da tempo segnalava agli uffici comunali ha fatto il giro di tutta Italia.  L'uomo ha acquistato un sacco di bitume a freddo e ha riparato quella buca lungo il passaggio pedonale di Barlassina, tra via Monte Santo e viale Trieste.

Dopo neanche 15 giorni dal suo intervento, che nel frattempo aveva raccontato sul suo gruppo Facebook “Succede a Barlassina e dintorni (ditelo al Trenta”) e a MonzaToday, nella giornata di mercoledì 10 maggio si è visto recapitare una multa. Un verbale di 622 euro (se pagherà entro 5 giorni), altrimenti salirà ad 866 euro per aver effettuato un intervento sul manto stradale senza alcuna autorizzazione e competenza. La legge parla chiaro. Claudio Trenta è stato sanzionato per aver “violato l’articolo 21/1-4 del Codice della Strada – si legge sul documento che gli è stato recapitato – poiché eseguiva opera sulla strada comunale e sulla pertinenza della stessa, senza la preventiva autorizzazione della competente autorità. Nella fattispecie posava del bitume a freddo, su area destinata alla circolazione di veicoli e pedoni, senza avere né titolo e/o competenza di posa di bitume a freddo”.  Trenta, non solo dovrà pagare pegno, ma dovrà anche riportare il manto stradale a come era prima del suo intervento: cioè dovrà togliere il catrame con il quale aveva coperto la buca.

“Sono stupito dal grande clamore mediatico che il fatto ha suscitato" ha spiegato a MonzaToday. “Sono centinaia i commenti su Facebook – prosegue -. Persone che approvano il mio intervento: visto che da tempo avevo avvisato della presenza di quella buca, ma non erano stati fatti interventi, a quel punto prima che qualcuno si facesse male in modo molto serio ho deciso di intervenire acquistando a mio spese il bitume e coprendo la buca”.

In merito a quella multa, che ormai ha fatto il giro del web, Trenta è lapidario: “Io non la pago - conclude -. Questa vicenda non finisce qui. Voglio andare fino in fondo: io ho deciso di sistemare la buca perché da tempo avevo segnalato agli enti compenti il pericolo, ma nessuno mi aveva risposto e soprattutto aveva riparato o messo in sicurezza quella voragine pericolosa sia per i pedoni, sia per ciclisti e motociclisti”.

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