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Cosa sta succedendo col covid in Lombardia

Indice Rt in salita, ricoveri in aumento, sempre più casi: il covid torna a spaventare la regione

Indice di tamponi positivi schizzato alle stelle, reparti ordinari sempre più pieni, nuovi contagi in aumento vertiginoso. La Lombardia, dopo mesi di serenità, sembra essere tornata al centro dell'emergenza covid, con la quinta ondata che sta portando a un nuovo aumento di tutti gli indicatori. 

Il bollettino di ieri, martedì 21 giugno, lascia poco spazio ai dubbi. Su 44.586 tamponi effettuati, quelli positivi sono stati 9.900, con un rapporto del 22,2%, mai così alto negli ultimi tempi. Stabili i ricoveri in terapia intensive, mentre sono saliti di 49, in sole 24 ore, i posti letto occupati, che adesso sono 638. Milano è il capoluogo con più casi: 3.721 in tutta la città metropolitana, 1.614 soltanto sotto la Madonnina. Nove i morti nell'ultima giornata, con il tragico bilancio totale da inizio epidemia che è arrivato alla cifra mostruosa di 40.736 vittime. 

E proprio per questo l'assessore al welfare, Letizia Moratti, ci ha tenuto ad alzare nuovamente la guardia. E non di poco. "La crescita dell'incidenza dei contagi covid che ha avuto un rimbalzo negli ultimi dieci giorni in tutta Europa e anche in Lombardia, con un indice Rt che ha superato quota 1, ci induce ad assumere atteggiamenti di prudenza", il suo appello. "Il covid è una malattia multisistemica insidiosa che può causare danni di lungo periodo all'organismo. Utilizzare le mascherine negli ambienti affollati è una precauzione che ci costa poco e ci aiuta a non ammalarci e a non contagiare a nostra volta i nostri amici e i nostri cari. Una buona prassi che quindi continuo a raccomandare", ha proseguito. 

"La vaccinazione con quarta dose dei fragili e degli anziani con più di 80 anni - ha sottolineato la vicepresidente - è poi fondamentale per la loro protezione. Considerata la forte contagiosità delle varianti Omicron, non bisogna aspettare, confidando nell'estate. Regione Lombardia vanta una delle popolazioni più vaccinate al mondo con il 91,2% degli over 60 che ha ricevuto la terza dose. Non disperdiamo, con comportamenti di sottovalutazione o imprudenti, questo patrimonio di protezione che abbiamo acquisito grazie alla convinta adesione della popolazione lombarda e che si riflette in un basso numero di ricoverati in terapia intensiva e in reinfezioni con decorsi non particolarmente gravi, ma pur sempre insidiosi. Invito tutti i cittadini lombardi, soprattutto anziani e fragili - ha concluso la Moratti - a non abbassare la guardia". Per non piombare di nuovo nell'incubo. 

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