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Covid, oltre 3mila test per i commercianti della città: a Monza solo il 5% ha gli anticorpi

"Un progetto unico in Italia che, per la prima volta, ha previsto test sierologico e tampone nello stesso momento" ha detto il sindaco Dario Allevi. I numeri

Sono stati oltre tremila i test sierologici (e i tamponi di controllo) effettuati nell’ambito dell’iniziativa Monza Consapevole, promossa dal capoluogo brianzolo con il supporto di diversi partner privati e due famiglie imprenditoriali della città. 

Dal 24 giugno al 13 luglio il progetto ha permesso di effettuare alla Candy Arena di Monza i test sierologici quantitativi contestualmente all’esecuzione di un tampone per verificare la presenza di anticorpi legati al Covid-19 e un’eventuale infezione in atto nei cittadini di diverse categorie produttive della comunità di Monza.

“Siamo riusciti a mettere in campo un progetto unico in Italia che, per la prima volta, ha previsto test sierologico e tampone nello stesso momento, ha dichiarato il Sindaco Dario Allevi. Eravamo partiti con aspettative altissime che, alla fine, sono state superate dalla realtà dei fatti. Lo dimostrano le tante mail di apprezzamento che ho ricevuto – fatto non scontato – e per questo il mio primo ringraziamento va alle due famiglie che ci hanno creduto fin dal primo giorno e hanno finanziato il progetto con importanti risorse affinché un’ampia fetta del sistema produttivo monzese potesse sottoporsi a questi esami. È l’ennesima prova di quanto questo territorio sappia giocare di squadra”.

Lo screening si è concluso con numeri importanti, che daranno la possibilità di sviluppare nel prossimo futuro anche la significativa ricerca scientifica già prevista all’origine del progetto: “Abbiamo riscontrato una positività agli anticorpi contro il virus circa nel 5% del campione coinvolto: è un dato in linea con le attese, che testimonia il successo delle misure di contenimento” ha sottolineato Lucio Rovati, Presidente di Rottapharm Biotech. “Molto importante è il fatto che nessuno sia risultato positivo al tampone, che ha escluso focolai in atto in un’ampia fetta della realtà produttiva della città” ha concluso Rovati.

Il progetto ha coinvolto i titolari e i dipendenti delle microimprese della città, commercianti e artigiani, oltre che cassiere dei supermercati, educatrici degli asili nido, volontari della Protezione Civile e di altre associazioni attive nel periodo del lockdown e rispetto all’iniziale data di chiusura del 10 luglio è stata prorogata di alcuni giorni per permettere di soddisfare tutte le richieste e andare incontro alle esigenze di tutte le persone coinvolte.

In poco meno di tre settimane, in sicurezza, alla Candy Arena sono stati effettuati tra i 250 e i 500 prelievi al giorno, poi, puntualmente analizzati dai laboratori di Synlab. Un progetto di successo che rappresenta un “unicum” sul territorio nazionale con il supporto anche dell’Università di Milano-Bicocca, di Confartigianato, Confcommercio, Camera di Commercio, Avis, Croce Rossa, Consorzio Vero Volley, Mille respiri per Bergamo e Monza Brianza.

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