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Cronaca

M5S Lombardia. Banda ultra larga a che punto siamo?‏

"Quali sono i criteri?" Se lo domanda il consigliere Eugenio Casalino

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MonzaToday

Il Consigliere regionale del M5S Eugenio Casalino ha depositato una interrogazione a risposta scritta sul tema dello sviluppo infrastrutturale di reti di nuova generazione in Lombardia attraverso l'implementazione del progetto Banda Ultra Larga (BUL). 
 
Il progetto, avviato dalla regione nel 2010 e implementato in via sperimentale nei Comuni di Cremona, Monza e Varese, avrebbe una rilevanza strategica per abbattere il divario digitale  nei comuni nei quali nessun operatore delle telecomunicazioni sarebbe interessato ad investire.
 
"Il M5S, assunto che le tre città dispongono già di reti in fibra ottica, vuole sapere, innanzi tutto, quali sono stati i criteri di selezione dei clienti campione e i criteri di interconnessione al backbone nazionale pubblico", spiega il consigliere regionale Eugenio Casalino.
 
"Vorremmo anche sapere quali servizi sono offerti agli utenti e se sono a pagamento o meno. Chiediamo anche di conoscere la stima dell'impegno economico per i comuni e l'investimento regionale complessivo  e se ci sarà un ritorno economico diretto per la Lombardia", continua il consigliere segretario M5S dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale.
 
"Il progetto esecutivo è stato appaltato alla Infratel. Vorremmo anche capire quali sono stati i criteri di selezione della società. "il senso di questa interrogazione e' chiarire se ci sia stato o meno spreco di denaro pubblico con conseguente occasione di affari per gli amici", conclude Casalino.

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