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Martedì, 19 Marzo 2024
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Il cogeneratore per trasformare energia e la scelta green per la sostenibilità: i numeri

Il cogeneratore di BrianzAcque si conferma modello sinergico per il risparmio energetico: nel primo anno e mezzo di attività, l’utilizzo dell’impianto ha prodotto risultati più che positivi con una riduzione di prelievi di energia elettrica del 75%

Calore ed energia per far funzionare il depuratore e "accendere" le abitazioni di circa cinquecento famiglie monzesi. 17.119.283 kilowattora di energia elettrica e 17.935.977 di kilowattora di calore. Questi i numeri del cogeneratore di BrianzAcque nel corso del primo anno e mezzo di attività. L’impianto ad alto rendimento, inaugurato il 20 febbraio 2020, a pochi giorni di distanza dallo scoppio della pandemia, fornisce in maniera combinata e secondo un circolo virtuoso energia elettrica e termica: la prima, viene utilizzata per alimentare le linee produttive del depuratore aziendale di San Rocco mentre, la seconda, è immessa nella rete di teleriscaldamento di Monza, gestita da Acsm-Agam e destinata potenzialmente a più di 500 famiglie nei quartieri di San Rocco e di Triante.

Nell’arco di 18 mesi, durante i quali il cogeneratore ha sempre funzionato a regime nonostante il lockdown, ha generato quantitativi di energia elettrica in grado di coprire oltre il 75% dei fabbisogni del depuratore San Rocco, evitando l’acquisto di kWh da rete esterna per un importo di 2,5 milioni di euro, con un risparmio economico netto pari a 1,4 milioni di euro. La quantità di calore recuperato sotto forma di acqua calda e ceduto ad Acsm-Agam per l’alimentazione del teleriscaldamento cittadino ha generato valore per 150 mila euro, corrispondente a 2 milioni di metri cubi di gas bruciati con una caldaia di tipo tradizionale. Un bilancio positivo anche da punto di vista ambientale con una impronta green: la produzione simultanea di energia elettrica e di calore, senza dispersione,ha evitato l’emissione di 1.100 tonnellate di CO2 in atmosfera con un risparmio di energia primaria del 23% e benefici diffusi per l’ambiente e la comunità locale.

L’impianto ad alta tecnologia, in grado di generare contemporaneamente le due forme di energia, è il risultato di una sinergia industriale fra le due utility, che avevano a suo tempo sottoscritto uno specifico accordo con l’Amministrazione Comunale di Monza all’insegna dell’efficienza e del risparmio energetico. Esso rappresenta un ulteriore passo avanti verso un futuro sempre più verde con meno emissioni inquinanti e minor impatto ambientale.

“Questi risultati sono significativi e confermano il valore di un impianto, che ci permette di ottimizzare le performance energetiche aziendali e che rappresenta un modello per aprire ulteriori scenari di sviluppo e di politiche sostenibili anche in correlazione al nuovo percorso di transizione ecologica. Ancora una volta, la sinergia con Acsm Agam e il Comune di Monza saranno fondamentali per centrare nuovi traguardi per il rilancio di una Brianza sempre più verde con ricadute positive per il territorio, l’ambiente, il clima ” ha commentato Enrico Boerci, presidente e AD di BrianzAcque.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti –sottolinea il BU leader di Energia e Tecnologie Smart, Giovanni Chighine -, come Gruppo Acsm Agam siamo stati lungimiranti nel cogliere le opportunità del territorio di convogliare nella nostra rete di teleriscaldamento l’energia termica proveniente da processi industriali e cascami termici. Oggi possiamo dire che grazie questa iniziativa la città di Monza è dotata di infrastrutture all’avanguardia e sta dando un importante contributo nella riduzione delle emissioni in atmosfera, il tutto a favore dei cittadini”.

“Nonostante tutte le difficoltà che la pandemia ci ha messo davanti, grazie al gioco di squadra tra Enti - che a Monza in questi anni è diventato un vero e proprio «metodo di lavoro» - siamo riusciti a sviluppare progetto perché non potevamo far perdere al nostro territorio questa opportunità, commenta l’Assessore all’Ambiente Martina Sassoli. Questo impianto potrà fornire energia “pulita” a oltre 500 famiglie monzesi. Si tratta di una tecnologia che consente di abbattere l’inquinamento atmosferico, grazie all’abbassamento dei gas combusti, e, quindi, di ridurre l’anidride carbonica immessa in atmosfera. Il vantaggio ambientale è, senza dubbio, il primo aspetto. Un vantaggio per l’intera comunità, anche per chi non è allacciato alla rete del teleriscaldamento. C’è poi il fattore sicurezza: nelle case e nei palazzi non gira più nessun tipo di combustibile. Infine il risparmio per il budget famigliare. La sinergia tra Comune, Acsm-Agam e BrianzAcque è stata determinante. Un modello che, in numerosi settori, vede Monza all’avanguardia in Brianza e in Lombardia”.

Cogenatore 4-2

Il cogeneratore in numeri

La centrale di cogenerazione è dotata di una potenza elettrica di 1.550 kWe. Situata nel cuore della struttura depurativa di San Rocco, è costata 4,6 milioni di euro, un importo comprensivo di manutenzione per un arco temporale di dieci anni. Acsm Agam, già presente nel quartiere San Rocco con la rete di teleriscaldamento di Monza Sud, l’ha estesa di altri circa 800 metri al fine di collegare l’impianto, posando una doppia tubazione da Via D’Annunzio fino a viale Enrico Fermi. La rete è stata concepita e realizzata per poter trasportare più del doppio dell’energia prodotta dal cogeneratore, in modo da permettere la realizzazione, nel prossimo futuro, di ulteriori recuperi energetici da parte di BrianzAcque e di Acsm Agam, come ad esempio l’utilizzo del biogas per la produzione di energia termica. Inoltre, la stessa rete potrà essere utilizzata per allacciare nuovi edifici nella via San Rocco e nelle vie limitrofe.

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