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Biogenesi: appello a non interrompere i trattamenti per la preservazione della fertilità, in particolare nei pazienti oncologici

La fertilità femminile subisce un calo con l’avanzare dell’età. La crioconservazione degli ovociti è una procedura standardizzata utile ed importante, in quanto consente a tutte le donne di rinviare il progetto di avere un figlio senza preoccuparsi del declino della fertilità legato all’età e alle pazienti oncologiche di pensare a una gravidanza una volta concluse le terapie. Il Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi degli Istituti Clinici Zucchi di Monza, del Gruppo San Donato, mantiene attivi i trattamenti volti a conservare la fertilità e invita le pazienti a superare i timori legati al contagio da Covid-19 e a dare una speranza al sogno di genitorialità futura

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MonzaToday

L’attuale emergenza sanitaria ha portato importanti cambiamenti all’interno delle strutture sanitarie e numerosi reparti sono stati trasformati in reparti Covid, al fine di gestire il crescente numero di contagiati che necessitano di cure specifiche e intensive. Questi cambiamenti hanno avuto conseguenze sui pazienti affetti da altre patologie, ad esempio oncologiche e cardiologiche, che necessitano di cure periodiche e non differibili. I problemi logistici e la paura di contrarre il virus recandosi presso ospedali e cliniche hanno inoltre portato questi pazienti a sospendere o posticipare, di loro iniziativa, cure indispensabili per la loro salute e per il trattamento delle patologie. “Le preoccupazioni legate alla situazione che stiamo vivendo sono comprensibili, ma è importante ricordare ai pazienti che, nel trattamento di alcune patologie e problematiche, la tempistica gioca un ruolo fondamentale e continuare i trattamenti anche in questo periodo può fare la differenza.” spiega il dottor Mario Mignini Renzini, Direttore dell'Unità Operativa di Ginecologia e Responsabile del Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi degli Istituti Clinici Zucchi di Monza, del Gruppo San Donato. “Nell’ambito delle problematiche legate alla sterilità e alla conservazione della fertilità vi sono situazioni e percorsi che possono essere momentaneamente interrotti e altri che invece non possono essere rimandati, ma richiedono il ricorso a visite e trattamenti tempestivi. Per i pazienti oncologici, ad esempio, è fondamentale iniziare o continuare le terapie, nonostante l’emergenza, e allo stesso tempo assicurarsi la possibilità di preservare la propria fertilità e pensare al concepimento una volta concluse le terapie.” “La terapia della sterilità è considerata un diritto delle coppie con problematiche riproduttive e ritardi eccessivi nel ricorso alle tecniche di preservazione della fertilità possono diminuire significativamente le possibilità di successo. Presso il Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi i trattamenti per la preservazione della fertilità restano attivi anche in questo momento. La vitrificazione - tecnica che consente di congelare gli ovociti ed utilizzarli in un secondo momento - è una notevole opportunità per le donne che desiderano preservare la loro fertilità e riservarsi la possibilità di realizzare il sogno di una gravidanza quando si sentiranno pronte. In ambito oncologico è importante offrire tempestivamente la preservazione della fertilità mediante la vitrificazione degli ovociti di donne con diagnosi di neoplasie maligne le cui terapie possono portare a una riduzione della capacità riproduttiva.” prosegue il dottor Mignini Renzini. “Presso Biogenesi il processo di crioconservazione di ovociti ed embrioni viene effettuato mediante l’impiego della vitrificazione automatizzata, che permette di ottenere un miglior controllo su tutte le variabili coinvolte nella metodica, cruciali per assicurare la standardizzazione dei risultati”.

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