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Domenica, 28 Aprile 2024
Coronavirus

Ricoveri ancora in crescita al San Gerardo: sono 87 i pazienti covid

Per i non vaccinati l'età media è 60 anni, 72 per i vaccinati. A preoccupare è anche la diffusione della variante Omicron

Continuano a crescere i ricoveri dei pazienti covid all’ospedale San Gerardo di Monza.

Dai 74 ricoveri dello scorso lunedì, in una settimana, il numero è cresciuto fino a 87. Degli 87 pazienti ricoverati nel nosocomio monzese contagiati dal covid-19 50 si trovano nel reparto di Malattie Infettive (27 non vaccinati), 11 in Pneumologia (7 non vaccinati), 13 in terapia intensiva (8 non vaccinati). 9 in UTIR (3 non vaccinati) e 4 in altri reparti (1 non vaccinato). Nella settimana dal 20/12 al 26/12 hanno avuto accesso al Pronto Soccorso 1.535 pazienti, di cui 260 con sintomatologia covid. Di questi 41 sono stati ricoverati. Sono state invece cinque le persone che al San Gerardo nell’ultima settimana hanno perso la vita a causa del virus. L’età media degli 87 pazienti ricoverati è di 68 anni. Alla data del 20 dicembre 2021 al San Gerardo di Monza i pazienti ricoverati erano 74: 44 in Malattie Infettive (21 non vaccinati), 12 in Pneumologia (8 non vaccinati), 10 in terapia intensiva (4 non vaccinati), 7 in UTIR (6 non vaccinati) e 1 TICCH (terapia intensiva cardio chirurgica). Le vittime in sette giorni erano state 12. 

Bonfanti: "Preoccupa la diffusione di Omicron"

“È in crescita questa settimana il numero dei pazienti ricoverati e gli accessi nel Pronto Soccorso nel percorso Covid. Questo risente di una ripresa epidemica e del diffondersi della variante Omicron, che ha una prevalenza del 40% nell’ultima rilevazione in Lombardia della settimana scorsa. Tra i pazienti ricoverati le caratteristiche sono molto differenti: un’età media intorno ai sessanta anni tra i non vaccinati e oltre i 72 anni tra i vaccinati, che spesso hanno più di una malattia cronica associata a Covid e quindi presentano fattori di rischio per contrarre l’infezione nonostante il vaccino" ha spiegato Paolo Bonfanti, Direttore della Struttura Complessa di Malattie Infettive.

"Preoccupa la diffusione di Omicron in quanto verso questa variante perdono di efficacia molte delle armi terapeutiche che abbiamo a disposizione, quali ad esempio gli anticorpi monoclonali. Diventa quindi ancor di più di vitale importanza proseguire la campagna vaccinale, anche per le persone che ancora non si sono sottoposte alla prima dose, in quanto i vaccini anti-Covid rimangono il più importante argine alla malattia anche di fronte al diffondersi di nuove varianti” ha concluso Bonfanti.

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