Caos tamponi in Lombardia,"non possiamo registrare gli esiti"
Diverse persone 'respinte' perché il sistema informatico non funzionava. Secondo Aria il problema è stato risolto martedì mattina ma in realtà ha continuato a persistere
Da lunedì pomeriggio e per tutta la giornata di martedì, molti lombardi che si sono recati in farmacia o negli hub per effettuare il tampone anti covid (magari dopo avere atteso giorni e giorni per la prenotazione) si sono visti costretti a tornare a casa. Il motivo è un problema di connettività "legato alle vpn del fornitore British Telecom", come spiegato poi da Aria, che impediva alle farmacie di caricare nel sistema informatico gli esiti.
Nella stessa giornata è avvenuto un cambio di procedura sugli esenti dal pagamento. Se prima venivano segnalati soltanto come esenti, da martedì va indicata la ragione dell'esenzione (isolamento, quarantena, sorveglianza scolastica e così via). Coincidenza, prendendo per buona la spiegazione di Aria.
Le spiegazioni di Aria e della dg Welfare
L'inconveniente tecnico, secondo l'azienda regionale, è stato risolto martedì mattina e sarebbe durato qualche ora in tutto. Non solo: sarebbe stato circoscritto ad "alcune" farmacie e centri tamponali. A MilanoToday risulta tuttavia che, ancora nel tardo pomeriggio di martedì (verso le 19), il problema fosse ancora presente. "Va a singhiozzo, alcune volte riusciamo a inserire i dati, altre no. In queste condizioni non è possibile effettuare tamponi, ai clienti diciamo che glieli possiamo fare a solo titolo informativo, senza generare il green pass né, eventualmente, inserirli come positivi. Ma a questo punto conviene che comprino un test da fare a casa, così spendono meno", ha dichiarato alle 19 di martedì una farmacista milanese a MilanoToday dietro garanzia di anonimato.
A questa situazione se ne aggiunge un'altra più generale. A causa (forse) della mole di lavoro dovuta all'alto numero di positivi al covid che si riscontrano tutti i giorni in Lombardia, le Ats stanno rallentando le procedure di "ufficializzazione" dei risultati dei test. Accade così che un cittadino venga registrato realmente come positivo giorni e giorni dopo l'effettiva positività (il green pass continua nel frattempo a funzionare?) e questo avviene anche con la negativizzazione. Ritardi anche comprensibili (se entro certi limiti) che però scoraggiano dal rispettare le procedure (ad esempio, ufficializzare una positività riscontrata tra le mura domestiche).