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Domenica, 28 Aprile 2024
La tragedia / Via Roma

Jimmy, il giovane pastore morto in un incidente: lascia 2 bimbi piccoli

Il dramma mercoledì sera a Cassina De' Pecchi. Il 32enne è morto in ospedale

Due bimbi, una moglie e un impegno costante nella chiesa pentecostale. È Jimmy Cardenas, 32enne di origini colombiane, l'uomo morto mercoledì sera in un tragico incidente in scooter a Cassina de' Pecchi, nel Milanese. Il dramma si è consumato poco dopo le 19 all'incrocio tra via Donatori del sangue e via Roma, il tratto cittadino della Padana superiore. 

Stando a quanto finora appreso, Jimmy viaggiava a bordo del suo Kymco e, per cause ancora in corso di accertamento, avrebbe perso il controllo del mezzo cadendo al suolo e finendo contro un furgone Iveco guidato da un 29enne cittadino albanese che non è riuscito a far nulla per evitare l'impatto. 

Soccorso dagli equipaggi di un'ambulanza e un'auto medica del 118, il 32enne era stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso del San Gerardo di Monza, dove però i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso a causa delle lesioni riportate nello schianto. I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri della stazione di Cassina, a cui è stato affidato il compito di ricostruire la dinamica dell'incidente. 

Originario di Bogotà, il 32enne lavorava per un'azienda attiva nel campo dell'edilizia ed era papà di un bimbo e una bimba. Sui social tante le foto con sua moglie, i suoi piccoli e degli appuntamenti con la comunità della Chiesa Pentacostale del nome di Gesù. "Jimmy faceva parte della nostra comunità. Lui era un ministro della chiesa, un nostro evangelista. Era un giovane eccezionale per la sua qualità di entrare in relazione con le persone, l'amore che aveva per la gente era incredibile. Invidiabile", il ricordo che il pastore Cesar Salazar ha condiviso con MilanoToday

"Era un gran padre e marito, aveva una famiglia bellissima. Un gran lavoratore che lascerà un'impronta in tutti coloro che lo hanno conosciuto in tutte le nostre chiese. Non era difficile amarlo perché un essere umano che si faceva voler bene. Il dolore che provo ora è forte perché mi è stato sempre molto vicino, era uno dei miei più stretti collaboratori. Ha fatto parte di molti progetti, lavorando come leader dei giovani ha fatto molto bene. Sempre attento alle necessità degli altri. La nostra chiesa di Milano è una chiesa frequentata da latinoamericani e italiani. Siamo tutti costernati e addolorati - ha concluso - per questa notizia".

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