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Cronaca

Da Monza una petizione on line per riaprire gli ospedali alle visite dei familiari

In dieci giorni sono state raccolte oltre 5.600 firme. Lo scopo è riportare quel senso di famiglia che manca ai degenti, soprattutto alle persone più anziane e fragili. La petizione è stata lanciata dal monzese Mirko Damasco che ha raccolto il grido di aiuto lanciato da migliaia di parenti

Oltre 5.600 firme raccolte in soli dieci giorni con l’obiettivo di riportare un po’ di calore familiare ai pazienti ricoverati negli ospedali.

Sta procedendo speditamente la petizione on line lanciata da Mirko Damasco: una raccolta firme on line sulla piattaforma change.org dal titolo "Vogliamo la possibilità per i parenti dei ricoverati e per i papà di entrare in ospedale".

Il monzese e presidente dell’associazione Salvagente  ha deciso, attraverso questa iniziativa, di farsi portavoce delle richieste di migliaia di familiari che hanno i parenti ricoverati negli ospedali e che non possono accedere per le prescrizioni covid.

Tante le testimonianze che Mirko Damasco ha raccolto in questi mesi: storie di parenti, spesso di genitori molto anziani o di nonni, che non hanno potuto godere della vicinanza del familiare prima o dopo un intervento; familiari che non possono vedere il congiunto ricoverato da due settimane in terapia intensiva; papà che non possono assistere alla nascita del figlio.

“Certamente in una prima fase, gli ospedali dovevano proteggersi e proteggere escludendo le visite dei parenti - spiega Mirko Damasco - Adesso no. Adesso è una scelta. Adesso hanno avuto tutto il tempo di organizzarsi. Adesso, molti reparti, "usano" questa situazione per tenere lontano, quella che nella mentalità comune è solo una fonte di disturbo: il parente”.

Una richiesta di riaprire le stanze degli ospedali sottolineando la necessità di restituire quella familiarità che l’ospedale non può donare. “Avere un parente accanto è un diritto, non un favore”.

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