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Economia e lavoro

Cooperative in Brianza: un comparto da 180 milioni di volume d'affari

Nel corso dell'assemblea provinciale, per l'elezione dei nuovi componenti, è stata fatta un'analisi di un settore per capire le prossime sfide da affrontare

129 imprese, circa 4.500 lavoratrici e lavoratori, 24 mila soci (inclusi banche e consumo) e 180 milioni euro di volumi d’affari.

Sono questi i numeri del Comitato di Monza e Brianza di Confcooperative, che nella giornata di venerdì 16 febbraio, nella Sala Falcone e Borsellino della Provincia, nel corso dell’assemblea provinciale ha eletto i suoi 7 componenti, coordinati da Marco Meregalli, a cui si aggiungono 5 invitati.

Un'assemblea che ha messo in luce la grande importanza del comparto nel territorio. Dal consumo e utenza all’edilizia, dalla cultura al turismo, fino allo sport, al lavoro, ai servizi, alla sanità e alle Bcc (Banche di credito cooperativo).

I nuovi cooperatori

Lorenzo Carenzi, Marta Cazzaniga, Francesco Gaviraghi, Roberto Caspani, Marco Meregalli, Monica Pozzoli, Arianna Ronchi. Sono questi i cooperatori che andranno a formare il nuovo Comitato di Monza e Brianza di Confcooperative Milano dei Navigli eletto all’unanimità dall’assemblea provinciale che si è svolta venerdì. Marco Meregalli è stato invece confermato dal comitato come coordinatore.

Le nuove sfide da affrontare

Fra i presenti, il vice prefetto Vicario Beaumont Bortone ha ricordato la positiva collaborazione con le cooperative che si occupano dell’accoglienza dei richiedenti asilo, mentre Raffaele Romanò, presidente della ConsultaTerritoriale MB della Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi ha sottolineato il cammino comune e la collaborazione fra imprese e cooperative nel definire strategie in grado di accettare le sfide della transizione digitale e della sostenibilità ambientale. Giovanni Carrara, presidente di Confcooperative, ha invece ringraziato il Comitato uscente per il lavoro svolto e ha ricordato le sfide che attendono la cooperazione: l’ambiente, con la possibilità di promuovere Comunità Energetiche Rinnovabili e la necessità di assicurare un lavoro dignitoso, specie ai giovani.

Paolo Pilotto, sindaco di Monza, ha confidato di essere stato molto colpito dal titolo dell’Assemblea: Lavoro, Comunità, Futuro. "Perché il Lavoro è anzitutto un’opera creatrice, un segno anche di profonda solidarietà umana, così come testimoniato dal mondo cooperativo. Comunità, perché oggi più che mai sentiamo il bisogno di costruire relazioni capaci di affrontare e superare i conflitti neidiversi ambiti della vita civile. Una comunità formata da interlocutori, non da avversari! Futuro perché e proprio qui che si gioca la partita più importante, quella del dialogo intergenerazionale". "Un titolo - ha aggiunto Pilotto - che trova eco nella Dottrina Sociale della Chiesa, testo, ancora attuale, e che contribuisce a comprendere i bisogni e la realtà del nostro tempo. Sono proprio queste tre parole del titolo, lavoro, comunità, futuro ad indirizzare i lavori dell’assemblea"

Lavoro e carenza di personale

E’ stata Barbara Borsani di Formaper - Responsabile Area Progetti del sistema camerale - a presentare il quadro del mondo del lavoro del territorio. "Un ambito che risente della caduta demografica e del disagio di alcune fasce come i giovani che non studiano e non lavorano. Inoltre le imprese non trovano personale per posizioni lavorative considerate umili o di bassa soglia come autisti, operai generici, addetti alle pulizie. Anche l’artigianato attraversa una fase di crisi strutturale. Non da ultimo il progressivo invecchiamento della popolazione attiva e dei lavoratori dipendenti particolarmente qualificati. L’azione di Camera di Commercio si è sviluppata lungo una duplice pista: sviluppo, diffusione della cultura di impresa, orientamento al mercato del lavoro. Significativo il Progetto Integra indirizzato alle persone richiedenti asilo, progetto che sta particolarmente a cuore al movimento cooperativo e al Terzo Settore. Un progetto che ha consentito a più di 300 persone straniere di trovare lavoro".

I progetti

La responsabile ha poi parlato di "Integra", un progetto che la lo scopo di colmare le carenze di personale dalle imprese del territorio, di concorrere all’integrazione nel mercato del lavoro di immigrati che rappresentano un bel potenziale per le aziende ma che spesso necessitano azioni di accompagnamento per l’inserimento nelle imprese. Ad affincare Integra il progetto Bike Factory, un corso per riparatori di biciclette formato da 20 persone, maschi e femmine, e da persone con un buon livello di istruzione. Per il momento ha consentito da dicembre 2023 l’inserimento lavorativo di 5 persone.

Comunità

Marco Meregalli, coordinatore del Comitato, ha aperto la sua relazione parlando dei contesti entro i quali agiscono le cooperative: "Consumo e Utenza, Habitat, Cultura/Turismo/Sport, Lavoro e Servizi, Federsolidarietà, Sanità e Banche di Credito Cooperativo. Contesti ampiamente influenzati dalle situazioni economiche, finanziarie e di mercato".

Ha poi ricordato la dimensione e il ruolo della cooperazione nel territorio, ovesi trovano 129 imprese, circa 4.500 lavoratrici e lavoratori, 24.000 soci (inclusi banche e consumo), con 180 milioni euro di volumi d’affari, con un confronto interessante rispetto al 2012: un aumento dell’8% di occupati e di volume d’affari pressocché simile, segno di remuneratività più bassa nel corso del decennio. "Come il resto della nostra Unione vi è un numero di cooperative piccole concentrate in un milione di euro di fatturato, piccole cooperative che ricalcano il modello della Brianza di imprese artigiane che sono numerose".

E’ stato tracciato anche un bilancio delle attività e delle iniziative messe in campo dal Comitato nello scorso quadriennio: “Pensa cooperativo, un progetto di educazione cooperativa costruito con le due cooperative LaFucina e Betania, che hanno lavorato con una media annuale di 4-6 classi delle scuole superiori di Monza e Brianza con un interessante percorso che ha visto gli studenti mettersi in gioco con l’apprendimento del metodo di lavoro cooperativo e soprattutto nella creazione delle figure degli ambasciatori della Cooperazione, studentesse e studenti particolarmente sensibili che si sono messi a disposizione nell’animare i propri compagni e compagne nelle riflessioni proposte. Al termine del percorso annuale gli studenti avevano una visibilità delle loro attività nella giornata che abbiamo provocatoriamente chiamato 'La Cooperazione scende in piazza'.

Il Comitato uscente ha poi indicato al prossimo Comitato. In cantiere la nascita di un Osservatorio sulla Cooperazione e di potenziare le attività di Comunicazione. A livello di Unione si è realizzato un nuovo sito con una pagina dedicata al Comitato di Monza MB denso di contenuti. E’ stato realizzato l’informatore mensile “Breaking Coop” e la newsletter “Storie di Ordinaria Cooperazione”. Inoltre Il Comitato sarà impegnato sul fronte del lavoro e del sostegno alle imprese sociali, soprattutto con il recente rinnovo del contratto CCNL cooperative sociali. "Riteniamo fondamentale, poi, la prosecuzione del progetto di Educazione Cooperativa e dell’iniziativa “La Cooperazione scende in piazza- Educational” nel coinvolgimento del mondo della Scuola e del territorio anche attraverso “gli Ambasciatori della Coooperazione". Il nuovo Comitato sarà chiamato ad intensificare i rapporti con le istituzioni e con le reti sociali.

"Importante proseguire nella formazione e investire sull’innovazione"

Meregalli ha concluso citando il Presidente Mattarella che in occasione del centenario di Confcooperative ha detto: "Il movimento cooperativo ha costituito, sin dall’inizio, un tessuto di protagonismo e partecipazione. Per questo l’Assemblea costituente ha preso atto e ha fatto proprio il valore della cooperazione con l’Articolo 45 che evoca e sviluppa l’articolo 2 della Costituzione. Non è un caso che l’articolo 45 adoperi lo stesso verbo dell’articolo 2: ‘riconoscere’. L’articolo 2 riconosce i diritti delle formazioni sociali, ed evoca esplicitamente il valore della solidarietà, parola chiave del movimento cooperativo. E l’articolo 45, non soltanto riconosce la funzione sociale della cooperazione, ma dà mandato alla Repubblica di sorreggerla, di promuoverla, di svilupparla, cioè di sostenerla".

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Verso il futuro

Valeria Negrini, presidente di Federsolidarietà, ha infine messo in luce le sfide che dovranno essere affrontare dal mondo cooperativo nel prossimo futuro. Anzitutto il tema della rappresentanza con l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle cooperative nell’Economia Civile e Sociale. "Dobbiamo interrogarci sui legami con la comunità echiederci se sia sufficiente agire nella mera logica degli appalti. Siamo deboli anche sul versante comunicazione: non riusciamo a valorizzare i cambiamenti e i benefici sociali e civili delle azioni e dei progetti delle cooperative. Ci attende una grande sfida, quella ambientale. Non possiamo perdere il treno delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Non solo. Dobbiamo guardare ai giovani con progetti adeguati, ma soprattutto con un amore sconfinato. Infine il lavoro: in particolare dobbiamo accettare con più convinzione la sfida della transizione digitale. Siamo indietro! La transizione digitale apre grandi opportunità in particolare ci avvicina al mondo e al linguaggio dei giovani".

Prima del voto per il rinnovo del nuovo Comitato interventi di Roberto D’Alessio, coordinatore del Forum del Terzo Settore, che ha messo in risalto la necessità di operare a livello provinciale e di sostenere la nostra giovane istituzione della provincia Monza Mb. Infine Fabrizio Pozzoli, presidente Confcooperative Cultura- Turismo-Sport Lombardia, ha invitato a ragionare il più possibile fuori degli schemi, metodo che ci aiuta ad essere più creativi e meno burocratici.

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