Sbandieratori e corteo, la rievocazione storica a Monza
Sbandieratori e figuranti in costume d’epoca per le vie di Monza. Torna sabato 11 giugno l’appuntamento con la rievocazione storica, uno degli eventi più attesi dell'estate monzese. Quest’anno il corteo storico giunge alla sua 41esima edizione.
“Il tempio della velocità nel bosco delle leggende, degli amori e delle streghe” è il titolo scelto per la manifestazione che in occasione dei 100 anni dell’autodromo cittadino ha convinto Ghi Meregalli, la signora di Monza cui si deve l’ideazione dell’evento, a riportare indietro le lancette del tempo al XIV secolo, ove a prendere forma e entrare in seguito nell’immaginario collettivo sono state le leggende legate al Bosco Bello, luogo ameno all’interno del Parco, conosciuto anche come la Selva dei nobili Gavanti, dove il circuito automobilistico per l’appunto è sorto.
Il programma
La manifestazione si aprirà già nel pomeriggio nella piazza dell’Arengario con animazioni di ispirazione medievale ove fra gli altri saranno protagoniste le antiche herbarie, alle prese con la preparazione di intrugli e decotti magici e le merlettaie a lavorare coi fuselli, e ancora uomini in armi e duellanti e altre figure tipiche della nostra tradizione. Ad accompagnare l’animazione, che richiamerà le antiche contrade e vedrà anche il coinvolgimento degli spettatori, la sfilata e l’esibizione coreografica degli sbandieratori lungo le vie del centro ad annunciare l’importante evento.
Il corteo di figuranti in costume d'epoca, accompagnato dal suono di chiarine medievali e tamburi, percorrerà le strade dalla Torre Viscontea di Largo Mazzini fino in piazza Duomo, presentando al pubblico oltre ai borghigiani di Modoetia, fra i quali i nobili e i notabili elegantemente abbigliati, i religiosi del Capitolo di San Giovanni, e ancora i contadini e gli artigiani con i loro strumenti da lavoro, anche le figure mitiche legate al Bosco Bello. Tra queste la famosa Matta Tapina, la famosa strega vestita di stracci colorati che seduta sul suo carro cigolante e pieno di cianfrusaglie andava spaventando il popolo e lanciando incantesimi. E poi i folletti del bosco, nascosti fra le querce e i carpini del Parco cittadino,la Giubiana, la vecchia megera dalle gambe lunghissime e le calze rosse che ogni anno a gennaio viene bruciata in piazza per propiziarsi la buona sorte, e altre ancora oggi vivissime nei racconti tramandati dalla tradizione briantea.
Sotto le guglie del Duomo, successivamente all’esibizione dell’arpista di fama internazionale Vincenzo Zitello e di alcuni altri momenti di intrattenimento ispirati ai divertissement medievali, si aprirà la rappresentazione teatrale incentrata in particolare sulla romantica e tragica parabola di Rosa de’ Peregalli e Gian Guidotto de’ Lesmi, conosciuti come il Romeo e la Giulietta della Brianza, la cui lapide fino al XVIII secolo ancora era visibile fra le frasche del Bosco Bello. L’ultima parte della serata vedrà infine il sagrato animarsi della magica esibizione della Compagnia dei Folli. Con i trampolieri, i saltimbanchi, gli acrobati e gli straordinari giochi di luce e pirotecnici accompagnati dalla musica e dalle danze in verticale e dall’imperdibile volo della colomba teodolindea sul pallone aerostato.