Santiago in Rosa Cycling Marathon di notte in autodromo
Santiago in Rosa Cycling Marathon, la manifestazione sportiva promossa ed organizzata dalla ONLUS Cancro Primo Aiuto, con il supporto tecnico del Velo Club Oggiono, torna anche quest’anno all’Autodromo Nazionale di Monza nella sua 12° edizione. Si svolgerà in notturna, sabato 17 settembre, dalle ore 20 alle 23.
La gara ha uno scopo benefico: i contributi raccolti dagli oltre 20 sponsor, tra cui Sauber di Italsilva S.p.A e Lombarda Motori S.p.A., entrambi main-sponsor dell’evento, andranno a sostenere l’ospedale San Gerardo di Monza e l’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco nella prevenzione del tumore all’ovaio e della mammella attraverso la ricerca delle mutazioni genetiche. Ad entrambi i presidi ospedalieri, verrà infatti donato un ecografo da destinare ai rispettivi reparti di ginecologia. Con l’occasione, saranno inoltre donate due autovetture per il trasporto di emoderivati all’AVIS di Milano.
La gara è riservata alle categorie amatoriali della Federazione Ciclistica Italiana e vedrà competere sia team femminili che maschili e misti; le squadre partecipanti saranno 40, ciascuna composta da 4 atleti. La competizione, una staffetta lungo i 5,7 Km dello storico tracciato di Formula1, avrà la durata di 3 ore e vedrà la vittoria delle prime 3 squadre di ogni categoria che avranno percorso più chilometri entro quel margine di tempo.
La tradizione di Santiago in Rosa è nata nel 2011, quando alcune donne, dopo aver sconfitto il cancro, intrapresero un viaggio simbolico, nel tragitto tra Roncisvalle da Santiago di Compostela, per raccogliere fondi da destinare all’associazione che le aveva supportate nella malattia, Cancro Primo Aiuto. Da allora l’iniziativa è stata proposta su vari percorsi, come da Santiago a Fatima o da Santiago a Lourdes o da Valdidentro ad Assisi. Dopo dieci anni tra l’Italia e l’Europa, la manifestazione è approdata l’anno scorso all’autodromo cittadino di Monza, una location prestigiosa, dando vita al “Santiago in Rosa Cycling Marathon”, che non è dunque solo un evento sportivo, ma un’occasione per ribadire l’impegno concreto di Cancro Primo Aiuto sul territorio brianzolo.