Amorosi Assassini, spettacolo al Binario 7
Musica, cronaca e poesia. L’attualità messa a nudo con ironia. In occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne al Binario 7 di Monza va in scena lo spettacolo Amorosi Assassini.
Lo spettacolo
Come può in una stessa frase convivere la parola amore con assassino? Può, purtroppo può, perché la violenza sulle donne spesso viene confusa col troppo amore di un uomo verso una donna, e diventa, ogni giorno di più, protagonista delle nostre vite e delle più crudeli vicende di cronaca. Non perché prima non ci fossero così tanti episodi come negli ultimi anni, solo perché finalmente se ne parla. Partiamo da una statistica, esiste un comune denominatore: mariti, compagni o ex amanti che uccidono, e famiglie che spesso sotterrano e nascondono".
Amorosi assassini è il titolo di un saggio in cui vengono riportati episodi di violenza sulle donne avvenuti nel 2006. Tra tutte le storie citate nel libro, quella di Francesca Baleani era l’unica che aveva un lieto fine, se così si può dire: Francesca è stata quasi uccisa dal suo ex marito, ma si è salvata per miracolo ed è riuscita a ricominciare una nuova vita. Il monologo parte proprio dalla sua storia, dalle sue stesse parole così piene di disperazione e, nonostante tutto, di lucidità e profonda ironia, con un meraviglioso attaccamento alla vita. Ma come si fa a raccontare una storia del genere? Quanto è importante raccontare, oggi? Che valore può ancora avere il teatro in questo? Ricordare per conoscere, come un monito, come un faro, per andare avanti e non far finta di non vedere, di non sapere. Tantissime domande senza la presunzione di voler dare alcuna risposta, ma col solo tentativo di parlarne insieme, e di farlo col sorriso, nonostante tutto.
"In scena una donna che parla di donne con un uomo e insieme al pubblico. Una donna che pensa alle donne e a se stessa. Fogli e un pianoforte, documenti e musica, cronaca e poesia, l’attualità col sorriso dell’ironia. La storia di Francesca Baleani fa da filo conduttore insieme a citazioni, canzoni e riflessioni. Da Esiodo alla Merini, da De Andrè a Gaber passando per Daniele Silvestri, Aristotele, Berkoff, il Trio Lescano senza lasciare indietro Lucio Dalla. Per dare una voce in più. Per non fare finta di niente, o almeno provarci. Per aprire una piccola riflessione sulla violenza sulle donne, sull'amore, o sulle donne e basta. Con tutta la violenza che comporta, e con tutta l’ironia e la leggerezza che mi contraddistinguono come donna e come attrice" ha spiegato l'attrice Valeria Perdonò.