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Lega Desio, Arienti: "Imprenditori e artigiani spinti nella rete criminalità"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MonzaToday

DESIO - L'intervento integrale di Silvio Arienti, capogruppo della Lega Nord - Lista per Desio nel consiglio comunale sul tema della legalità. Nel suo discorso ha sottolinetao che la crisi economcia, unita all'imponente pressione fiscale del governo Monti spinge imprenditori ed artigiani nella rete della criminalità organizzata.

 
Buonasera a tutti,
     dopo i tanti interventi importanti sul rapporto mafia, stato e società e sulla figura di Paolo Borsellino, farò un intervento un po' fuori dal coro.
Questa sera vediamo riunite tutte le forze politiche accomunate da un comune sentire, che è quello di adottare provvedimenti concreti nei confronti delle organizzazioni mafiose per quanto riguarda la loro penetrazione nel tessuto sociale, nel tessuto economico e nelle amministrazioni. Naturalmente noi siamo favorevoli al contenuto della mozione, riteniamo che sia un documento valido e non abbiamo particolari suggerimenti da dare.
Mi sia concesso però di fare alcune considerazioni, che premetto riguardano la sensibilità della Lega Nord rispetto a questi problemi.
L'atteggiamento assunto dalla Lega Nord locale dopo i primi risultati e le prime notizie su quanto emrgeva a seguito dell'Operazione Infinito che dimostrava le dimensioni del fenomeno mafioso, ha portato la sezione cittadina a decidere di far rassegnare le dimissioni ai propri consiglieri. In questo modo chiudeva l'esperienza amministrativa - quindi cadeva la giunta - e si arrivava al commissariamento della città.
Successivamente, nelle elezioni del 2011, ha vinto la sinistra. Probabilmente questa vittoria è arrivata in maniera insperabile da parte loro. In un altro contesto, non si sarebbe potuta verificare. Il centrodestra a quelle elezioni è andato in ordine sparso, e a fronte di una notevole astensione da parte della popolzione - solo il 57% degli aventi diritto aveva votato al ballottaggio - il centrosinistra è riuscito ad imporsi.
La seconda considerazione riguarda il fatto che uno degli uomini più importanti della Lega Nord, l'attuale segretario federale Roberto Maroni, è stato per alcuni anni Ministro dell'Interno, ottenendo nella lotta contro la criminalità organizzata dei successi che anche parti politiche avverse hanno volte riconosciuto. Si tenga anche conto del fatto che proprio Roberto Maroni è sttao l'artefice della creazione dell'Agenzia per i beni confiscati.
La terza e ultima considerazione riguarda l'attuale governo. Per lo più formato da manager di banche e funzionari, continua in una politica di stretto controllo per quanto riguarda l'assegnazione dei crediti alle piccole e medie imprese e all'artigianto. Con quali ricadute? Lo sappiamo benissimo che chi è in grandi difficoltà dal punto di vista finanziario, per non fallire è disposto a qualsiasi cosa. Naturalmente in questo momento è facile cadere nella rete delle organizzazioni mafiose con due importanti conseguenze. La prima è che l'organizzazione mafiosa penetra nel tessuto economico sano di questa società, la seconda è che viene indotto il malcapitato all'omertà. La maggior parte dei nostri operatori economici sono sicuramente dotati di senso civico, ma il fatto che ci sia questa induzione deve farci riflettere e preoccupare.
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