Udc: libertà di scelta. Ma c'è il rischio di un fronte interno
Arriva in mattinata l'indicazione di voto del partito di Casini, con quasi una settimana di ritardo sulla candidata sindaco della coalizione Anna Martinetti
MONZA - Arrivata l'indicazione di voto anche per l'Udc: al ballottaggio di Monza il partito di Casini lascerà libertà di scelta. Si chiude così il cerchio di una questione che ha tenuto banco nella passata settimana, da quando giovedì la candidata Anna Martinetti (sostenuta da Udc, Api e dalla sua civica Una Monza per tutti) ha anticipato gli alleati non fornendo indicazioni. Una fuga in avanti non gradita dai centristi, che negli stessi giorni stavano sondando il terreno per un'eventuale apparentamento al secondo turno, pare con posizioni molto differenti.
PISANI - Rischia ora di aprirsi un fronte interno al partito. L'ex assessore regionale Domenico Pisani aveva avuto un pranzo con Andrea Mandelli giovedì scorso, proprio nel momento in cui il farmacista di via Manzoni stava cercando di tessere una tela in grado di fargli recuperare lo svantaggio di quasi 20 punti nei confronti di Roberto Scanagatti. "Il partito è unito, ma le decisioni spettano di diritto, oltre che per dovere, a me - precisa il segretario provinciale Vincenzo Tortorici - Chiunque altro abbia avviato dei colloqui lo ha fatto a titolo personale, assumendo un'iniziativa che non gli competeva". Domanda esplicita: quanto conta Mimmo Pisani nell'Udc di Monza? "Lui è un iscritto al partito, ed è il capogruppo in Provincia. Ma il segretario sono io".