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L'idea / San Rocco

Il grande tunnel sotto la ferrovia che potrebbe salvare il quartiere dallo smog

L'idea di una alternativa al maxi cantiere di 400 giorni per l'ampliamento dello svincolo dell'autostrada

Salvare San Rocco dallo smog e dal grande cantiere per l’ampliamento dello svincolo di Sant’Alessandro si può. Ne è certo Nuccio Nasca, componente del Gruppo Aria Pulita di Monza, che a MonzaToday illustra il suo progetto per “salvare” i polmoni degli studenti di San Rocco e dei residenti delle vie Talete, Aristotele  e Gentili che verranno coinvolti nel grande progetto.

“Se l’obiettivo è ridurre i tempi di percorrenza verso la Valtellina lo si potrebbe comunque raggiungere realizzando un lungo tunnel che parte da viale Campania, per arrivare quindi a San Rocco dove immettersi direttamente negli svincoli senza dover ulteriormente intervenire sul quartiere. Si sarebbero comunque già risparmiati quei 9 minuti tanto sventolati dai progettisti e che hanno portato all’idea della creazione di questo maxi cantiere”. Nasca prende ispirazione dalla grande mobilitazione che c’era stata a San Fruttuoso e che ha poi portato alla creazione del tunnel.

“Si potrebbe fare lo stesso anche a San Rocco - prosegue -. Intanto ho seri dubbi che l'opera sarà pronta per le Olimpiadi invernali. A questo punto, visto che l’obiettivo non sono le Olimpiadi del 2026 ma velocizzare i collegamenti con la Valtellina, i fondi messi a disposizione possono essere utilizzati per la realizzazione di uno stesso progetto, ma con un impatto ambientale ben diverso sulla popolazione che già vive i disagi della presenza di un depuratore che è a servizio di tutta la provincia; di strade come via Monte Santo e Aquileia che sono di forte passaggio e vengono definite autostrade nel quartiere e in un futuro non troppo lontano anche la realizzazione del maxi deposito della M5. In questo modo San Rocco tornerebbe a respirare con un passaggio lungo le due vie che tagliano il quartiere a metà di un numero molto inferiore di auto, rispetto a quanto avviene oggi”. Nuccio Nasca ribadisce l’importanza di salvaguardare la salute dei cittadini. Non solo nella fase del cantiere (oltre 400 giorni di lavoro), ma anche dopo, quando il tunnel scoperto passerà vicino alle finestre di scuole e abitazioni.

Infatti secondo la documentazione diffusa dal ministero dell’Ambiente in merito al progetto dell'ampliamento dello svincolo si legge che “dall’analisi è stato possibile valutare che 125.390 persone residenti all’interno del dominio di calcolo otterranno un beneficio grazie alla realizzazione dell’opera in esame, mentre 5.600 persone saranno soggette ad un potenziale incremento del rischio inalatorio di tipo cancerogeno...’.  Una preoccupazione che ha fatto salire i residenti sulle barricate. Lo scorso 11 gennaio erano oltre un centinaio i partecipanti all’incontro pubblico organizzato al centro civico di San Rocco per illustrare questo grande progetto che ha già ricevuto i finanziamenti da parte della Regione Lombardia.

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