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La protesta / San Rocco

I monzesi scrivono a Salvini: "Quell'autostrada non la vogliamo: non serve ed è rischiosa per la salute"

Il maxi cantiere che dovrebbe partire a San Rocco non piace ai cittadini: "Porterà solo più smog e traffico"

È da mesi che i residenti di San Rocco dicono no alla realizzazione dell’ampliamento dello svincolo Monza Sant’Alessandro sulla A52 Tangenziale Nord. Lo hanno ribadito al sindaco Paolo Pilotto, all’amministrazione comunale, al prefetto, alla Regione, a Serravalle. E adesso il loro no arriva fino a Roma. Con una lettera inviata anche al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Una missiva – con tanto di documentazione – inoltrata anche ai senatori brianzoli Adriano Galliani (Forza Italia) e Massimiliano Romeo (Lega) affinché le preoccupazioni di questa parte di Brianza arrivino anche ai palazzi del potere.

Anzi i cittadini sono andati oltre e hanno invitato ministro e senatori a Monza all’incontro pubblico che il Comitato vie Gentili, Talete e Aristotele ha organizzato per l’11 gennaio alle 20.30 al centro civico di San Rocco (via D’Annunzio) durante il quale presenteranno le serie preoccupazioni del quartiere in merito alla realizzazione di questa maxi infrastruttura (il cantiere dovrebbe durare oltre 400 giorni lavorativi) che dovrà essere pronta per le Olimpiadi invernali del 2026.

"A rischio la salute di 5.600 persone"

“Non abbiamo nulla in contrario con le opere di pubblica utilità - spiega Lorenzo Villa, referente del gruppo di lavoro Comitato A52 (Progetto Serravalle) -. Quello che ci preoccupa sono le possibili ripercussioni sulla nostra salute e su quella dei nostri figli e nipoti”. Perché come riferisce il ministero dell’Ambiente nel documento inviato agli enti coinvolti nel progetto e sottoposto anche ai residenti, questa grande nuova opera ci potrebbero essere rischi per la salute di migliaia di persone. “Dall’analisi – si legge nel documento ufficiale del ministero – è stato possibile valutare che 125.390 persone residenti all’interno del dominio di calcolo otterranno un beneficio grazie alla realizzazione dell’opera”. Ma ci saranno anche persone la cui salute potrebbe essere messa a rischio. “5.600 persone – si legge ancora nel testo del ministero – saranno soggette a un potenziale incremento del rischio inalatorio di tipo cancerogeno”.

La strada vicino a scuole e campi sportivi

L’opera, infatti, verrà realizzata in prossimità di scuole, campi sportivi e palestre con un tunnel a cielo aperto che preoccupa molto i residenti di un quartiere che già da anni denuncia un forte traffico interno ed esterno. “Sin dall’origine della creazione dello svincolo tra Monza Sant’Alessandro A52 verso la Ss36  è stato commesso un errore di progetto mai sanato – spiegano i comitati -. I mezzi che provengono da Monza S.Alessandro A52 sono obbligati a dare la precedenza a tutti gli automezzi in uscita verso Monza Centro provenienti principalmente dalla A52 da Rho direzione A4, A51 e Monza S.Alessandro. Creando  notevoli incolonnamenti sulla A52 da Monza Sant’Alessandro verso S.S.36, in qualsiasi ora della giornata”. Traffico in tilt che inevitabilmente si ripercuote sull’imbocco della galleria di Monza Sant’Alessandro.

"Ci sarà ancora più smog e traffico"

Un problema annoso che con il cantiere e successivamente con la nuova infrastruttura peggiorerà ulteriormente la situazione, non solo del traffico ma anche dello smog. “Prima di intraprendere la realizzazione del nuovo tunnel che creerà incalcolabili problemi di mobilità, salute fisica e psicofisica dovuta al notevole inquinamento ambientale che si verrà a creare nei confronti dei residenti del quartiere di Monza Sant’Alessandro, non sarebbe meglio correggere immediatamente il vecchio errore di progetto  fluidificando in tal senso lo svincolo da Monza S.Alessandro A52 verso S.S.36?  Si recupererebbero minuti preziosi di incolonnamenti oltre a ridurre notevolmente l’inquinamento atmosferico”.

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