In Brianza impennata dei contagi: ecco chi finisce in ospedale
Il professor Bonfanti raccomanda: "Indossate la mascherina nei posti affollati, soprattutto al chiuso"
L'estate inizia con un'impennata di contagi ma, ad oggi, il numero dei ricoveri è sotto controllo. Ad avere necessità di cure ospedaliere, dopo aver contratto il virus (la variante Omicron 5 che in queste settimane si sta diffondendo rapidamente) sono soprattutto le persone più fragili.
A spiegare questa nuova ondata, diversa dalle precedenti e soprattutto da quella del marzo 2020, è il professor Paolo Bonfanti, direttore delle Malattie Infettive dell'ospedale San Gerardo di Monza. "Ad aver bisogno delle cure ospedaliere sono le persone molto anziane o con comorbidità (pazienti onco-ematologici, cardiopatici...)", spiega.
I numeri salgono: Bonfanti conferma che i contagi sono in aumento ma spiega anche come affrontare questa nuova fase, rassicurando anche sulle ospedalizzazioni. "I numeri stanno di nuovo salendo vista la diffusione di Omicron 5 ma al momento tutto ciò ha solo un modesto effetto sulle ospedalizzazioni - precisa -. Questo grazie all'efficacia dei vaccini. Giusto quindi un certo allentamento delle misure per abituarsi a una "nuova normalità", convivendo con il virus. Bisogna essere consapevoli però che l'epidemia non è finita e che le persone fragili corrono dei rischi: quindi è necessario che i cittadini, soprattutto quelli che convivono con anziani e fragili, siano consapevoli di questo e continuino ad usare la mascherina nei posti affollati, soprattutto negli ambienti chiusi".
Nell'ultima settimana sono aumentati i ricoveri anche nel noscomio di via Pergolesi passando da 30 (del 20 giugno) a 44 di lunedì 27 giugno. Nessuna pressione sulle terapie intensive: solo 1 il paziente contagiato ricoverato in terapia intensiva, 4 in terapia sub intensiva, 15 in malattie infettive e 24 negli altri reparti. Una la persona morta negli ultimi 7 giorni. Inoltre dal 20 al 26 giugno 1.964 i pazienti che si sono rivolti al pronto soccorso del San Gerardo, di cui 177 con sintomi covid. Di questi solo 10 sono stati ricoverati.