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Coprifuoco, centri commerciali chiusi nel weekend e didattica a distanza: le nuove misure anticovid in Lombardia

Regione Lombardia ha pubblicato due nuove ordinanze per il contenimento del contagio. Limitazioni agli spostamenti notturni dalle 23 alle 5, centri commerciali chiusi sabato e domenica e didattica a distanza per le scuole superiori

Coprifuoco alle 23 con spostamenti notturni limitati, centri commerciali chiusi nel weekend, sagre vietate e didattica a distanza per le scuole superiori. Queste le nuove misure introdotte in Lombardia con le due nuove ordinanze firmate dal presidente Attilio Fontana che entreranno in vigore a partire da giovedì 23 ottobre fino al prossimo 13 novembre.

Coprifuoco in Lombardia

La prima ordinanza, firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, d'intesa con il presidente della Regione, Attilio Fontana, d'accordo con i sindaci dei Comuni capoluogo di provincia e della Città metropolitana, prevede la limitazione agli spostamenti dalle ore 23 alle 5 salvo comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d'urgenza o salute. Nel testo, si specifica, "è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza". Per giustificare gli spostamenti si dovrà nuovamente far ricorso all'autocertificazione e per i trasgressori sono previste sanzioni secondo quanto previsto dall'art. 4 del decreto-legge n.19/2020.

Il provvedimento - si legge nell'ordinanza - fa seguito 'all'evolversi della situazione epidemiologica, del carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e dell'incremento dei casi sul territorio nazionale' e in considerazione del fatto che 'la Commissione indicatori Covid Regione Lombardia ha evidenziato che al 31 ottobre - secondo la curva degli ultimi giorni - è plausibile che ci siano mediamente 594 (range da 434 a 815) ricoverati in Terapia intensiva e fino a 4.000 non in terapia intensiva'.

Centri commerciali chiusi nel weekend

La chiusura dei centri commerciali è invece un provvedimento contenuto nella seconda ordinanza che porta la firma del governatore Attilio Fontana d'intesa con i sindaci di Bergamo Giorgio Gori; di Brescia, Emilio Del Bono; di Como Mario Landriscina;  di Cremona Gianluca Galimberti; di Lodi Sara Casanova; di Lecco Mauro Gattinoni; di Mantova Mattia Palazzi; di Milano Giuseppe Sala; di Monza Dario Allevi; di Pavia Fabrizio Fracassi; di Varese Davide Galimberti; di Sondrio Marco Scaramellini, con il presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra e con il presidente di Unione Provincie Lombarde Vittorio Poma. Il docuemtno prevede limitazioni alle aperture delle grandi strutture di vendita e dei centri commerciali nei fine settimana, misure per prevenire l'affollamento all'interno degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e degli esercizi commerciali al dettaglio, divieto di svolgimento delle fiere di comunità e delle sagre e misure antiassembramento.

Secondo la nuova normativa introdotta nelle giornate di sabato e domenica è disposta la chiusura delle grandi strutture di vendita nonché degli esercizi commerciali al dettaglio presenti all'interno dei centri commerciali. Nessuna restrizioni invece per la vendita di generi alimentari, nonché alle farmacie e parafarmacie e altre categorie merceologiche legate a bisogni di prima necessità. Vietate anche fiere e sagre.

Didattica a distanza per le superiori dal 26 ottobre

Le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado devono realizzare le proprie attività in modo da assicurare, dal 26 ottobre, il pieno svolgimento della didattica a distanza per le lezioni, qualora siano già nelle condizioni di effettuarla e fatti salvi eventuali bisogni educativi speciali. Agli altri istituti è raccomandato di realizzare le condizioni tecnico-organizzative nel più breve tempo possibile, per lo svolgimento della didattica a distanza. Le attività di laboratorio possono continuare ad essere svolte in presenza.

Si raccomanda che i dirigenti degli istituti scolastici organizzino e differenzino gli ingressi a scuola; a tal fine gli Uffici di ambito territoriale (UAT), in raccordo con gli Uffici scolastici regionali (USR), assicurano lo stretto coordinamento con le Agenzie del TPL ed i sindaci degli ambiti di riferimento.

Orari e misure anti-assembramento nei locali

L'attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, pizzerie, chioschi ed esercizi di somministrazione di cibi e bevande è consentita dalle ore 5 sino alle ore 23, con consumo al tavolo, e con un massimo per tavolo di sei persone (in tale numero non sono computati conviventi e congiunti), e sino alle ore 18 in assenza di consumo al tavolo. Con la chiusura dei pubblici esercizi all'ora stabilita deve cessare ogni somministrazione agli avventori presenti ed effettuarsi lo sgombero del locale. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 23.00, la ristorazione con asporto o con modalità drive-through, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

E' prevista invece la chiusura dalle 18 alle 5 per i distributori automatici cosiddetti 'h24' che distribuiscono bevande e alimenti confezionati, con affaccio sulla pubblica via; tale misura non si applica ai distributori automatici di latte, suoi derivati e acqua. E' vietata dalle 18.00 alle 5.00 la consumazione di alimenti e bevande su aree aperte al pubblico. E' sempre vietato il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico. Nell'ordinanza si specifica inoltre che "i sindaci possono adottare ulteriori misure restrittive, anche in relazione al divieto assoluto di assembramento, e devono assicurare massima collaborazione ai fini del controllo sul rispetto delle presenti misure".

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