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La storia

Giovani genitori in difficoltà in mezzo alla strada di notte: l'associazione paga l'albergo

Il gesto dell'Armadio dei poveri di Monza. Poche settimane fa avevano fatto la stessa cosa per un senzatetto malato e arrivato in bicicletta da Milano

Quando alle 11 di sera è suonato il telefono e sullo schermo è comparso il numero della questura di Monza, Roberta è sobbalzata. Poi dall'altra parte della cornetta una richiesta di aiuto, proprio da parte della polizia di Stato: trovare una sistemazione notturna per quei due giovani genitori, con bebè al seguito, che si erano rivolti alle forze dell’ordine. 

Un aiuto per una giovane famiglia

Roberta Campani, presidente dell'associazione monzese l'Armadio dei poveri, non ci ha pensato due volte e ieri, martedì, ha deciso di pagare per quella notte la stanza d'albergo a quella giovane famiglia in difficoltà. A raccontare l'accaduto è la stessa Campani, diventata ormai punto di riferimento, non solo per le famiglie in difficoltà, ma anche per le forze dell'ordine di Monza che spesso, quando si ritrovano a gestire situazioni di prima accoglienza per persone in difficoltà si rivolgono proprio a lei. "Io e i miei volontari non ci tiriamo mai indietro - spiega Roberta Campani a MonzaToday -. Quando c'è bisogno di una richiesta siamo in prima linea. Polizia di stato, carabinieri e polizia locale sanno che siamo pronti a dare una mano, con cibo, con vestiti ma sempre più spesso anche con il pagamento della camera d'albergo per una notte di emergenza. Ma noi viviamo sul volontariato e purtroppo le nostre casse e le nostre dispense vengono riempite dalla generosità dei donatori che sono sempre di meno".

Il sostegno ad Alberto

L’ultimo intervento in emergenza risale a poche settimana fa quando la polizia locale di Monza ha indirizzato Alberto, un senzatetto arrivato da Milano, a rivolgersi all'associazione che ha sede in via Borgazzi 37. Ieri sera poi la richiesta di aiuto per un'intera famiglia. "Quando gli agenti mi hanno avvisato di aver trovato una camera d'albergo mi sono precipitata in questura - prosegue Roberta -. Ho caricato in auto mamma, papà e il bimbo di pochi mesi e li ho portati nell'hotel dove ho saldato il conto. Poi oggi, mercoledì, la situazione è stata presa in carico dai servizi sociali". Ma Roberta chiede al comune di Monza un passo in avanti: la creazione di una vera e propria task force di volontari che, a turno, siano disponibili anche in servizi di emergenza notturna quando gli uffici comunali sono chiusi.

Serve un fondo per le emergenze

"Andrebbe istituito un fondo proprio per il pagamento delle emergenze - spiega -. Come il pernottamento in albergo. Ma soprattutto la creazione di un gruppo di reperibilità formato da tutte le associazioni di volontariato che operano proprio nel campo dei senzatetto. Purtroppo nelle ultime settimane sono in aumento le chiamate, anche la sera, di persone che si ritrovano in mezzo alla strada, che hanno bisogno di un alloggio, di un tetto sopra la testa: noi ci siamo, ma più siamo meglio è". 

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