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Cronaca

La sparatoria in strada in pieno giorno in Brianza per un amore finito: condanne fino a 9 anni

Il processo con rito abbreviato in Tribunale a Monza

Quattordici colpi esplosi in strada, in pieno giorno, tra un'auto e un furgone di passaggio. Proiettili a pochi metri dal Parco della Porada, a Seregno, la mattina dello scorso 11 luglio. Un uomo ferito, con due colpi alla schiena, trasportato d'urgenza in ospedale. E adesso, come riporta il Corriere della Sera, condanne fino a 9 anni per tentato omicidio e altri reati per una sparatoria nata da questioni di cuore. Un movente sentimentale: una relazione finita tra un uomo di una fazione e una donna dell'altra e due famiglie di origini calabresi contrapposte. Sarebbe stata una relazione finita a scatenare il far west in strada in Brianza dello scorso luglio, a Seregno.

Lunedì mattina per i sei imputati (per uno di questi l'accusa è di favoreggiamento mentre per gli altri tra i reati contestati anche il tentato omicidio) si è concluso il processo con rito abbreviato, davanti al gup Silvia Pansini. Chieste condanne fino a 9 anni di carcere che hanno visto accolte le richieste del pm Sara Mantovani. 

Operazione Far West: le indagini e gli arresti

Gli investigatori avevano già chiuso il cerchio pochi giorni dopo la sparatoria e sono scattati gli arresti. Alle prime ore di sabato 22 luglio a Catanzaro e Laureana di Borrello (Reggio Calabria) con un dispositivo complessivo di circa 95 militari, i carabinieri del Comando Provinciale di Monza Brianza (Reparto Operativo – Nucleo Investigativo e Compagnia di Seregno), con il supporto dei reparti dell’Arma territoriale di Catanzaro e di Reggio Calabria, hanno eseguito le ordinanze  di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 56enne e dei suoi 2 figli (un ragazzo di 29 anni e uno di 31 anni) indagati per tentato omicidio, porto illegale di arma da fuoco e sparatoria in luogo pubblico. 

sparatoria seregno 2

Erano stati esplosi 14 colpi di pistola calibro 7.65 mm, anche nelle vicinanze dell'oratorio che in quel momento era pieno di bambini e di ragazzi. Al termine della sparatoria il furgone Iveco Daily 35 era riuscito a dileguarsi mentre la Fiat Punto, dopo essere stata colpita da vari proiettili e speronata, era finita sul marciapiede. Sull’auto due fratelli di 29 e 31 anni originari della Calabria e impegnati nel commercio di auto usate e il padre di 59 anni. I due giovani sono rimasti illesi, il genitore invece aveva riportato ferite d’arma da fuoco nella parte bassa della schiena con due colpi che non sono andati a interessare organi vitali né a provocare emorragie interne. Era stato trasferito (non in pericolo di vita) al pronto soccorso dell’ospedale di Desio e il 16 luglio era stato dimesso.

Subito dopo erano partite le indagini, grazie all’analisi degli impianti di video-sorveglianza, attività di pedinamento e osservazione, di numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, e tabulati telefonici e rilievi tecnici sui 400 metri di scena del crimine – i militari in una prima fase erano riusciti ad identificare le due persone che erano a bordo del furgone Iveco Daily 35. Si trattava di due fratelli di 28 e 48 anni, originari della Calabria entrambi commercianti di materiali ferrosi di cui uno con precedenti per reati contro il patrimonio e porto abusivo di armi. I due, nel pomeriggio del 13 luglio, sono stati arrestati in una casa di Cesano Maderno con un fermo di polizia giudiziaria eseguito pochi attimi prima che potessero scappare a bordo di un’automobile, già con il pieno, che gli sarebbe stata portata da un parente.

Successivamente, gli approfondimenti investigativi grazie anche alla tempestiva analisi balistica effettuata dal RIS di Parma il giorno dopo il rinvenimento della pistola Star B. Echeverria Eibar España SA cal. 7.65 mm con matricola punzonata (avvenuto in data 14 luglio a pochi metri dal termine della corsa della Fiat Punto), hanno permesso di chiarire che il conflitto a fuoco era stato iniziato dagli uomini a bordo della Fiat Punto – raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere - che, incrociato il furgone Iveco Daily 35, dopo aver esploso sette colpi in sequenza senza andare a segno, si sono ritrovati a essere inseguiti e oggetto risposta offensiva. Adesso sono arrivate le condanne.

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