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Furti d'arte

Il gargoyle del Duomo di Milano scomparso, rubato e ritrovato dai carabinieri di Monza

Il dragone alato, distaccatosi dalla cattedrale in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra mondiale e trafugato, è stato rintracciato e sequestrato: sarà restituito alla Veneranda Fabbrica del Duomo

Il dragone alato è tornato a casa, nel Duomo di Milano, dopo ottant'anni. I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza hanno rintracciato e sequestrato un gargoyle della cattedrale che era stato trafugato e di cui si erano perse le tracce in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il dragone alato si era distaccato dalla parete della cattedrale sotto le bombe e da quel momento era “volato” via.

Il pezzo, caduto dalle guglie del Duomo nel 1943, è risultato di provenienza delittuosa perché venduto, in violazione di quanto stabilito dalla normativa in materia di alienazione di beni culturali, da una galleria d’arte meneghina il cui rappresentante aveva esportato illecitamente il bene all’estero. Da Milano il gargoyle era stato presentato a un ufficio di esportazione per ottenere il certificato di libera circolazione, sostenendo che il doccione non fosse il risultato di un distacco e che provenisse dal Nord Europa. Il mercante d’arte avrebbe fornito dichiarazioni non veritiere, secondo quanto ricostruito, pur consapevole della reale natura e provenienza dell’elemento architettonico. Le indagini e gli accertamenti, condotti dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza insieme agli esperti della Veneranda Fabbrica del Duomo e coordinati dall’autorità giudiziaria di Milano, hanno permesso di rintracciare il doccione presso un restauratore nei Paesi Bassi dove, una volta completato il restauro, sarebbe poi dovuto andare in esposizione per la vendita ad una fiera antiquaria.

E’ stato emesso un ordine europeo di indagine e un certificato di congelamento per l’esecuzione nei Paesi dell’unione Europea per la successiva confisca del bene culturale e la sua restituzione all’avente diritto, con il coordinamento di EUROJUST. La Polizia Nazionale olandese ha collaborato alla ricostruzione del viaggio che il doccione aveva effettuato in Europa partendo dall’Italia per poi giungere in Belgio dopo una breve sosta anche in Olanda. L’attività dei Carabinieri del TPC di Monza ha permesso inoltre di ripercorrere le cessioni che dal secondo dopoguerra in poi si sono susseguite sino ai giorni nostri, appurando come il titolare del diritto di proprietà sul doccione fosse ancora oggi la Veneranda Fabbrica del Duomo. E ora il dragone alato, dopo ottant’anni, tornerà a casa.

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