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Lunedì, 29 Aprile 2024
Espulsione

Si spacciava per turista ma faceva prostituire le ragazze in un night club: espulso 37enne

Irregolare sul territorio, è stato condotto a Malpensa per il rimpatrio

È entrato più volte in Italia spacciandosi per turista. E invece è pure finito in carcere perché obbligava le ragazze a prostituirsi in un night club.

Nella giornata di martedì 7 novembre il questore di Monza e Brianza Marco Odorisio ha disposto l’accompagnamento in frontiera di un uomo albanese di 37 anni irregolare sul territorio nazionale. L'uomo era entrato irregolarmente più volte in Italia dall’Albania in qualità di turista, ma nel 2018 era stato respinto alla frontiera di Milano Malpensa in quanto aveva già soggiornato per 90 giorni nei 180 giorni precedenti in territorio Schengen.

Rientrato in Italia, nel 2020 era finito in carcere perché accusato di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione di ragazze che, in un locale notturno, apparentemente impiegate come ballerine, di fatto intrattenevano rapporti sessuali con i clienti. Le prestazioni venivano pagate direttamente al gestore del locale che poi avrebbe dovuto corrispondere una percentuale dei guadagni alle ragazze interessate.

Nel 2021 l'uomo è stato poi denunciato per aver attestato falsamente a un pubblico ufficiale, nella richiesta finalizzata ad ottenere il rilascio del permesso di soggiorno, di essere stato assunto alle dipendenze di una ditta individuale. Nello stesso anno è stato denunciato perché trovato in possesso di arnesi atti allo scasso.

Nel mese di febbraio 2022 è stato nuovamente accompagnato in questura a Monza per l'identificazione e qui, riscontrata nuovamente la sua irregolarità sul territorio nazionale, è stato nuovamente colpito dal provvedimento di espulsione.

Nella giornata di domenica 5 novembre il 37enne è stato fermato a Sesto San Giovanni dalla polizia ed è stato trovato in possesso del provvedimento con il quale il Giudice di Pace aveva accolto il ricorso nel 2020. Per questo motivo, il cittadino albanese è stato invitato a presentarsi presso l’Ufficio Immigrazione per la valutazione della sua posizione nella giornata di lunedì. Qui è emerso come, rientrato in Albania, si fosse fatto rilasciare una nuova carta d’identità con cognome diverso, avendo assunto il cognome della moglie, cittadina rumena, con la quale aveva contratto matrimonio.

Dai precedenti fotodattiloscopici e dall’esame delle banche dati però è emerso con certezza che i due nominativi si riferivano alla stessa persona e che l’uomo aveva fatto ingresso nel territorio italiano nel mese di maggio di quest’anno, violando il divieto di reingresso stabilito in cinque anni dall’ultima espulsione. Per tale motivo il 37enne è stato arrestato e sottoposto a giudizio direttissimo nella mattinata del 7 novembre, a seguito del quale il giudice ha rilasciato il nulla osta alla sua espulsione dall’Italia. Il questore Marco Odorisio ne ha pertanto disposto l'accompagnamento alla frontiera nel pomeriggio della stessa giornata. L'uomo è stato dunque accompagnato all’aeroporto di Milano Malpensa e imbarcato su un volo Air Albania diretto a Tirana.

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