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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Impugna un coltello e violenta la ex fidanzata: rimpatrio per un 34enne tunisino

La lunga lista di precedenti e il collocamento presso il centro per i rimpatri

Ha puntato un coltello da cucina contro la giovane ex fidanzata e l’ha costretta a un rapporto sessuale. Un reato per cui nel 2019 è finito in carcere, con l’esecuzione di una custodia cautelare, per violenza sessuale aggravata. Ma questo non è l’unico precedente emerso sul conto di un 34enne di origine tunisina, risultato irregolare dal 2017.

L’uomo, ora accompagnato presso il centro per i rimpatri di Milano, si è presentato nei giorni scorsi presso l’Ufficio Immigrazione della questura dove era stato invitato dalla polizia locale di Monza. Dall’esame delle banche dati sono emersi a suo carico numerosi precedenti penali. Nel 2016 era stato arrestato per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale: nel corso dello sgombero di un’area abbandonata a Bovisio Masciago, l’uomo, insieme ad altri cittadini di origine straniera, dopo aver danneggiato un contatore, si era allacciato abusivamente alla rete elettrica e aveva cercato di sfuggire all’arresto dandosi alla fuga. In seguito all’episodio per l’uomo era scattato il divieto di dimora in Lombardia.

A novembre del 2019 la violenza sessuale per cui era stato scarcerato nel 2020. Più volte colpito da ordini di lasciare il territorio nazionale, non aveva mai ottemperato. La lista dei precedenti si ferma a gennaio 2023 quando è stato denunciato per aver ferito al volto con un coltello un connazionale, facendolo finire in ospedale con 14 giorni di prognosi. Ora è stato accompagnato al Cpr di Milano in attesa di rimpatrio.

Un altro rimpatrio

Nella stessa giornata il questore di Monza e Brianza Marco Odorisio ha disposto l’accompagnamento presso i CPR di Macomer anche di un cittadino albanese 31enne, irregolare sul territorio nazionale, in Italia da numerosi anni con diverse denunce per violazione della normativa in materia di immigrazione. Nel 2014 era stato denunciato per uso di atto falso e a maggio del 2018 per essersi rifiutato di sottoporsi all’alcooltest, sebbene la sua condotta di guida lasciasse supporre che aveva abusato di bevande alcoliche. A luglio 2018 era arrivata una denuncia in concorso con altre 43 persone, ritenuti responsabili a vario titolo di aver organizzato l'introduzione sul territorio italiano di ingenti quantitativi di droga. Nel corso dell'attività investigativa, condotta da aprile 2016 a luglio 2018, erano stati sequestrati complessivamente: 48 chili di eroina, 1,8 di cocaina, uno di marijuana, e 480 chili di sostanze da taglio insieme a tre pistole, con relativo munizionamento, un silenziatore, 30mila euro e numerose autovetture di grossa cilindrata. 

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