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Cronaca Muggiò

Ipotesi "racket dell'elemosina" in Brianza: indagini a Muggiò

Controllati otto ragazzi stranieri in città

Otto giovani in pianta stabile di fronte a negozi, centri commerciali, mercati, chiese. Una presenza troppo sistematica per non suscitare sospetti.

E i dubbi a Muggiò hanno fatto scattare le indagini dei carabinieri della compagnia di Desio. Mendicanti bisognosi o racket dell’elemosina? I militari del comando di via Martiri di Nassirya stanno indagando. Singolare lo stile “da impiegato” dei questuanti. Arrivano alle otto del mattino, e restano sulla piazza fino a tardo pomeriggio. Proprio come un impiegato di banca o un funzionario del comune.

I carabinieri hanno notato la presenza di otto cittadini nigeriani, tra i 20 e i 30 anni, provenienti da Vimercate, Monza, Bergamo, Bovisio Masciago, Cavenago, Giussano, Cesano Maderno e Lecco. Un 25enne di Giussano è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Due ragazzi di 21 anni di Vimercate e un 27enne di Bergamo sono stati accompagnati in Questura per gli accertamenti e alcuni dei questuanti dai controlli sono risultati richiedenti asilo.

A Lissone la cospicua presenza di questuanti in città era stata notata anche dal sindaco Concettina Monguzzi che aveva scritto una lettera alla prefettura dopo una serie di accertamenti e servizi di osservazione effettuati in collaborazione con la polizia locale cittadina. Anche qui il primo cittadino aveva sollevato dubbi circa la possibilità che l'elemosina a Lissone potesse essere un vero e proprio business organizzato. 

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