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Legalità e ragazzi / Desio

Pistola puntata alla testa a scuola e manette, in Brianza la lezione di legalità

L'iniziativa di sensibilizzazione ha coinvolto una classe di una scuola media. Manette e finte rapine per spiegare ai giovanissimi il valore della legalità e le conseguenze delle proprie azioni

Una pistola puntata alla testa, un compagno ammanettato e un altro minacciato. Succede in una scuola della Brianza e, per fortuna, è tutto finto: un gioco di ruolo per spiegare ai ragazzi quali possono essere le conseguenze, quelle vere, dei propri comportamenti e delle proprie azioni.

La scorsa settimana gli alunni di terza media della Rodari dell'istituto comprensivo Prati di Desio hanno preso parte a un incontro con il capitano Massimo Polinori, del comando Provinciale Monza e Brianza dell'Arma dei Carabinieri, nell’ambito del progetto di Educazione alla Legalità. Un incontro per diffondere e consolidare la cultura della legalità nei ragazzi che si preparano all’ingresso nella prima età adulta, quella che dai 14 anni comporta la responsabilità civile e penale. "Grazie alla competenza e all’alta capacità comunicativa del capitano Polinori, che abbiamo avuto modo di sperimentare due anni fa durante la realizzazione di un cortometraggio, gli studenti hanno mostrato grande interesse e partecipazione: attraverso esempi concreti e role play il Capitano ha spiegato ai nostri giovani che, anche quelle che loro considerano delle ragazzate, possono avere conseguenze ed essere punibili" ha spiegato Alessandra Palma, presidente del consiglio d'istituto che ha preso parte alla lezione su invito della professoressa Collotta.

Droga, bullismo e violenza: la lezione ai ragazzi

Dalle droghe ai rischi di internet, dal bullismo e cyberbullismo alla violenza di genere, questi i temi trattati insieme ai ragazzi in una lezione durante la quale, a tratti, l'aula si è trasformata in un palcoscenico su cui i giovani si sono cimentati in momenti di simulazione durante i quali, a turno, vestivano i panni del cattivo. “Mi ha colpito molto, essere ammanettato è stata una sensazione strana e reale, brutta, ti fa riflettere” ha raccontato Pietro.

"Puntare la pistola contro una persona innocente mi ha suscitato un senso di colpa, mi ha creato paura” ha spiegato Davide che ha vestito i panni di un malvivente per qualche istante. “Ci hanno spiegato cose che, se non avessimo fatto questo incontro oggi, non avremmo mai saputo; mi hanno colpito queste recite perché sono state l’esempio attaccato alla teoria” ha aggiunto Teresa. 

"Mi preme sottolineare le parole dei ragazzi perché ci fanno comprendere quanto sia valido e fruttuoso il grande impegno della nostra comunità scolastica, dai docenti al consiglio di Istituto e della dirigente scolastica Maria Luisa Smiroldo su queste tematiche. Sono sempre più convinta che questa sia la strada giusta: i ragazzi che riusciamo a formare al rispetto della legalità, saranno gli adulti di domani che si impegneranno a costruire una società basata sui valori fondanti delle comunità sane" ha concluso Alessandra Palma, Presidente Consiglio di Istituto IC Prati Desio, che ha raccolto le dichiarazioni degli studenti al termine della lezione. 

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