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Cronaca

In centinaia di nuovo in piazza a dire no al green pass

Manifestazione sabato 31 luglio a Monza sotto al Municipio. I promotori annunciano altre proteste

Sono scesi di nuovo in piazza. La terza volta in sette giorni. Erano in centinaia sabato 31 luglio i manifestanti no green pass che si sono radunati a Monza in piazza Trento e Trieste.

L’evento, come i precedenti, è stato organizzato dal Comitato Liberi Pensatori. Un gruppo presieduto da Gaetano Rotondo che da settimane sta portando avanti una  battaglia contro l’obbligo del “passaporto verde” per accedere a molte attività e servizi.

Malgrado la canicola e il sabato di esodo, in centinaia hanno partecipato alla manifestazione. In piedi davanti al Monumento ai Caduti, la maggior parte senza la mascherina, hanno ascoltato gli interventi di cittadini, imprenditori e qualche operatore sanitario molto scettici (e alcuni apertamente contrari) alla campagna vaccinale.

A parlare al microfono padri di famiglia, imprenditori, lavoratori di diversi settori. Tutti al grido di “libertà” e “vergogna” hanno ribadito il loro no alle scelte attuate dal Governo Draghi in tema di vaccinazione e limitazioni imposte dal green pass.

Hanno portato in piazza le loro idee, le loro esperienze personali di amici e familiari contagiati dal covid, di conoscenti finiti in ospedale forse in seguito a importanti reazioni al vaccino. Ma anche esperienze di medici di base che hanno adottato la terapia domiciliare salvando la vita a molti dei loro pazienti. Hanno sollevato parecchie perplessità anche in tema economico su minimi fondi utilizzati, attraverso il Recovery Fond, per il rilancio della sanità pubblica.

Durante il presidio è stata ricordata anche la figura di Giuseppe Di Donno, il medico che aveva sostenuto la terapia del plasma auto immune, che nei giorni scorsi è tragicamente morto.

Intanto il Comitato Liberi Pensatori annuncia anche per i prossimi sabati di agosto presidi di protesta in piazza a Monza. Nel frattempo Rotondo ha inviato esposti contro alcuni organi di informazione, politici, forze dell’ordine e medici.

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