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Cronaca

Il mistero della lettera scritta a mano e recapitata a tanti monzesi

Una strana missiva quella ricevuta da molti residenti del quartiere San Carlo con l'invito a una conferenza

Quando ha aperto la cassetta della posta ha trovato una lettera. Una lettera indirizzata alla sua famiglia, con tanto di mittente e francobollo. Il mittente di una donna di Monza che non conosceva. 

Scritta a mano, in bella grafia, ma con diversi errori di ortografia e di sintassi. L'invito era chiaro: collegarsi il 15 aprile alle 20 sulla piattaforma Zoom a una conferenza su come ritrovare la pace e la serenità. Ma non solo. Per i non digitali c'era anche l'indirizzo di casa (e quello di posta elettronica) di una signora che vive a Monza. Una lettera che, però, quel giorno il postino aveva recapitato non solo al lettore di MonzaToday, ma anche agli altri condomini della sua palazzina. E accanto a chi si è fatta una grassa risata pensando alla classica truffa, c'è anche chi l'ha presa sul serio, inviando l'email o rivolgendosi direttamente alla signora che aveva lasciato il suo indirizzo. 

Il mistero della lettera che dovrebbe aiutare i monzesi a ritrovare la pace e la serenità sta coinvolgendo diversi residenti del quartiere di San Carlo. Nella lettera, fotocopiata, ci si rivolge direttamente alla famiglia. La donna si presenta come una volontaria cristiana che con un discorso in parte confuso sulla religione e sulla Pasqua invita alla riflessione. Una riflessione che avviene attraverso un incontro virtuale.

"Magari è tutto in buona fede - commenta il monzese che ha ricevuto la lettera -. Ma sento odore di bruciato. Soprattutto in questo periodo storico in cui tante persone, a causa della pandemia e della guerra, stanno attraversando un momento di difficioltà personale ed economica. Diventando così facili bersagli di persone che potrebbero avere intenzioni tutt'altro che benevole. Già in passato a Monza, ma non solo, alcune persone sono cadute nella rete di truffatori che si presentavano come persone bisognose di aiuto, ma anche come dispensatori di serenità e pace". 

L'invito, come sempre, in caso di dubbi sul contenuto e sul mittente delle missive è quello di rivolgersi alle forze dell'ordine.

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