Monza, Cancro Primo Aiuto presenta "Santiago in rosa 2012", in cammino per la ricerca
Le partecipanti copriranno i 600 chilometri che separano Fatima da Compostela per raccogliere fondi. Organizza la onlus monzese che ha rinnovato il cda: nuovo presidente è Alessio Barbazza
Seconda edizione per "Santiago in Rosa", il cammino sulle tracce della salute delle donne che si svolgerà dal 23 al 30 settembre 2012. Le camminatrici copriranno i 600 chilometri che separano il santuario di Santiago de Compostela, in Spagna, dal santuario di Fatima, in Portogallo: obiettivo,raccogliere fondi per sostenere la ricerca e la cura del carcinoma dell'endometrio e del carcinoma ovarico nell'ospedale Niguarda di Milano e negli Ospedali riuniti di Bergamo. Tra gli sponsor, anche l'azienda Atala di Monza. Curiosa la modalità di sostegno: si possono "acquistare" simbolicamente i chilometrri percorsi dalle atlete: ogni chilometro ha il costo di un euro. Durante la cerimonia di presentazione di ieri pomeriggio al ristorante Saint Georges Premier è stato presentato anche il nuovo cda della Onlus Cancro primo aiuto, organizzatrice.
E' Alessio Barbazza il nuovo presidente. Ingegnere gestionale, 39 anni, gestisce una ditta di logistica a Concorezzo. Subentra all'ingegner Sergio schenza, che ha retto la onlus negli ultimi due anni. Barbazza è anche presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Mb. Uno dei principali soci fondatori, quindi, riprende in mano le redini dell'associazione.Presidente vicario è infatti Massimo Manelli, direttore generale di Confindustria MB. Sono stati 15.000 i pazienti seguiti e 30.000 le prestazioni gratuite garantite dalla onlus lo scorso anno.Tra i membri del cda figurano anche Dario Allevi, presidente Pdl della Provincia di Mb, e Matteo Salvini, europarlamentare della Lega Nord.
Sono state infine premiate le insegnanti Rossella Brioschi, Maria Frontera e Daniela Redaelli, che hanno
curato l'organizzazione di un corso di cucina il cui ricavato è stato devoluto all'associazione. L'artista Gianmario Bonanomi (in arte Gianmario Bonà) ha consegnato una scultura che riprende il logo della onlus; il
figlio di Bonanomi, Marco, 27 enne pilota, ne porterà invece sul casco lo stemma.