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Il monzese che entra nella sede (chiusa) del quotidiano per rubare e fare pipì

Presa di mira la sede de Il Tirreno di Livorno. L'uomo, 39 anni, già noto alle forze dell'ordine ha messo a soqquadro gli uffici

Per due volte in pochi giorni è entrato nella sede de Il Tirreno a Livorno e dopo aver messo a soqquadro la redazione ha distrutto la macchinetta del caffè, rubato una busta con all'interno 5 euro e poi entrato in un'altra stanza preso e bevuto dello spumante. 

Ma l'uomo, anche grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e a un tatuaggio, è stato identificato dalla polizia di Stato. A raccontare il fatto è proprio Il Tirreno dove l'uomo 39 anni, originario di Monza senza fissa dimora e spesso in trasferta in Toscana, avrebbe messo a segno ben due colpi. Uno all'inizio del mese e l'altro proprio la sera di Ferragosto, quando la redazione era chiusa. 

Come riferisce il quotidiano toscano il monzese dopo aver messo a soqquadro la redazione e rubato pochi spiccioli avrebbe anche orinato in un ufficio. Sarebbe rimasto in redazione circa due ore. Dalle telecamere si vede l'uomo forzare prima un furgone parcheggiato vicino alla redazione, poi prendere alcuni attrezzi da lavoro ed entrare negli uffici del quotidiano indossando una mascherina Ffp2. 

L'uomo è stato denunciato per furto aggravato plurimo ed è accusato di tre altri colpi: nella sede dell’Aci, nei confronti di un medico al quale avrebbe rubato una borsa e per aver derubato una turista austriaca.  Il tribunale per lui aveva già disposto, per altri reati, l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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