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Addio a Giancarlo, il ragazzino che vide i tedeschi rastrellare i suoi amici

Aveva 90 anni e viveva a Monza

Giancarlo Ferrari aveva 90 anni ma nella sua mente e nei suoi occhi erano ben nitidi i ricordi degli anni della guerra. Soprattutto di quel rastrellamento nella piazza di Sant'Albino a Monza. Di quel triste episodio dove tanti suoi amici e vicini di casa furono fatti prigionieri dai tedeschi Giancarlo Ferrari ne parlava ancora quando, fino a poco tempo fa, andava allo "Spazio libri" nel centro civico di Sant'Albino.

Giancarlo Ferrari (Foto Blog Sant'Albino)

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Il quartiere piange la morte di uno dei suoi ultimi testimoni di quel periodo. A ricordarlo è proprio il Comitato di quartiere di Sant'Albino con un post sul blog. I tempi del conflitto, il papà arrestato e riempito di botte, i vicini di casa arrestati e torturati.

Giancarlo Ferrari visse sempre nella sua Sant'Albino, fu a lungo consigliere del Circolo De Amicis e impegnato attivamente per il quartiere. Fu lui che suggerì l'interramento della Roggia Gallarana all'attraversamento di via Adda e fu tra i promotori della Cooperativa unitaria che ha costruito le case di via Memeli. Durante le chiacchierate al Centro civico ha spesso rievocato fatti di cronaca di una Monza che fu: come quando un ladro rubò una carrozzina dietro all'Arengario (senza fortunatamente all'interno il bebè) e fu ben presto raggiunto e arrestato dalle guardie. 

Giancarlo Ferrari in questi ultimi anni era impegnato anche nella stesura di un libro (in rima) su Sant'Albino. Ferrari è stato sepolto lunedì 5 settembre al cimitero di Monza. 

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