Addio al compagno Nino, Monza piange lo storico militante di Rifondazione Comunista
Morto il 22 giugno, una vita spesa per i diritti dei lavoratori
Monza saluta il compagno Nino Taddeo. Nella notte di martedì 22 giugno, in seguito a una lunga malattia, all’età di 71 anni è morto Nino Taddeo storico rappresentante della lotta operaia e della sinistra monzese.
Una vita spesa a difesa dei diritti dei lavoratori, contro ogni forma di sfruttamento e di organizzazione mafiosa. Tanto che fu proprio Taddeo, dai banchi dei consiglio comunale di Monza, a chiedere l’istituzione in città di una via dedicata a Peppino impastato, il giornalista ucciso dalla mafia.
Taddeo – una storica militanza in Avanguardia Operaia, poi Democrazia Proletaria e infine in Rifondazione Comunista dove per anni ricoprì il ruolo di segretario del Circolo del Pcr di Monza – ha trascorso la sua vita al fianco dei proletari.
“Era un vero militante e dirigente politico – ricorda Marco Fraceti con un post sul suo profilo Facebook -. Con Nino Taddeo si parlava di mafia e antimafia in Brianza quando tutta la politica monzese e brianzola ne negava l'esistenza. Fino a quando la salute glielo ha permesso era presente anche fisicamente, e ha continuato a combattere. Ha piantato l'aiuola intorno alla targa che ricorda Peppino Impastato nella via a lui intitolata (nel quartiere Libertà, ndr); l'albero di Peppino nei giardini di via Gallarana”.
Anche in piena pandemia Taddeo è stato presente contribuendo al progetto della Colletta solidale organizzata per aiutare le famiglie in difficoltà.
È previsto un momento di saluto e di ricordo mercoledì 23 giugno alle 11 a Monza alla Casa Funeraria di via Puglia 14.