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La guardia di finanza sequestra 400 vestiti contraffatti

Quattro le società brianzole coinvolte

Ben 400 i capi di vestiario che riproducono la foggia e i segni distintivi del noto brand registrati con le immagini di alcuni manga giapponesi sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Monza. Le fiamme gialle hanno eseguito alcuni controlli in due esercizi commerciali di Agrate Brianza e Lissone. I finanzieri scoperto che erano stati messi in vendita circa 260 capi di abbigliamento che richiamavano il noto brand, e oltre 100 felpe che riprodicevano  anche in questo caso presumibilmente in modo illecito vari personaggi dei fumetti giapponesi. Contemporaneamente i militari della Compagnia di Seregno hanno individuato e sequestrato in due negozi (uno di Seregno e l'altro di Desio) oltre 50 fra paia di scarpe modello Air Jordan 1 MD, portachiavi, scatole e imballi recanti il marchio depositato da un noto brand. Materiale che anche in questo caso sarebbe risultato contraffatto sia dai preliminari accertamenti svolti sul posto sia dai successivi riscontri peritali eseguiti in collaborazione con una società operante nel settore della tutela dei marchi e brevetti.

I prodotti sono stati tutti sequestrati e gli amministratori delle quattro imprese coinvolte denunciati a vario titolo alla Procura della Repubblica di Monza per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale, in materia di violazione del diritto d’autore e ricettazione, la cui colpevolezza, sulla base del principio di presunzione di innocenza, sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna

"L’azione di servizio rientra nell’ormai ampio e consolidato piano di contrasto alla contraffazione - fanno sapere dal comando della guardia di finanza di Monza - quale 'moltiplicatore d’illegalità' che, oltre a danneggiare i titolari dei diritti, alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’evasione fiscale, del riciclaggio, del crimine economico organizzato, a testimonianza dell’impegno quotidianamente profuso dai Reparti del Corpo a tutela di un mercato sano e competitivo ed al fine di disincentivare i consumatori all’acquisto di merce illecitamente posta in commercio che costituisce un concreto pericolo per la salute e l’incolumità dei cittadini, soprattutto giovani". 

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