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Cronaca Brugherio

Terreni, soldi e gioielli per un milione di euro: la "maga dei Rolex" perde tutto il suo tesoro

La Corte di Cassazione ha respinto in ultima istanza il tentativo di contestare il provvedimento di confisca nei confronti di M.P., 55 anni, avvenuto a seguito delle indagini patrimoniali svolte dai poliziotti dalla Divisione Anticrimine della Questura di Milano

Il primo furto a tredici anni con un colpo da quattro milioni di vecchie lire e un bottino con due pellicce di valore. Poi la lunga lista di furti e denunce, con una "carriera" criminale di lungo corso che negli anni le aveva fatto guadagnare il soprannome di "maga dei Rolex". E poi le indagini patrimoniali e la confisca di un "tesoro" da un milione di euro fatto di terreni, proprietà, una villa di lusso a Brugherio e conti correnti. Era il 2018 quando gli accertamenti dei poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano hanno portato al sequestro di una villa di pregio con rubinetti in oro a Brugherio e tre conti correnti con circa 50mila euro di attivo. Il provvedimento di confisca ha colpito la 55enne Mariapiera Pesce, nata a Rho ma di origini sinti. 

La battaglia legale si è conclusa solo recentemente quando la Corte di Cassazione ha stabilito l'inammissibilità del ricorso e la condanna alle spese, respingendo i tentativi di contestazione dei provvedimenti della donna e di Salvatore "Turi" Mammino, entrambi noti pregiudicati della scena criminale milanese. "Confermati in ogni grado di giudizio, i due provvedimenti di confisca sono ora divenuti definitivi, consentendo la restituzione alla collettività di beni del valore complessivo di quasi due milioni di euro, comprensivi di tre ville di rilevanti dimensioni - con le relative pertinenze - di quattro terreni, di beni preziosi, dei saldi di tre diversi conti correnti" si legge in una nota della Questura. 

La 55enne risulta coinvolta in un numerosi furti ai danni di gioiellerie del "Quadrilatero della Moda" che le hanno appunto fatto attribuire il soprannome "maga dei Rolex". Salvatore Mammino, conosciuto anche con il soprannome di "Turi", annovera plurimi precedenti per gravi reati tra cui omicidio, lesioni, droga, minacce, incendio doloso, esplosioni pericolose, evasione, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi da guerra. L'uomo ha intessuto in passato legami con esponenti criminali di Quarto Oggiaro, partecipando a diverse rapine a mano armata in danno di istituti bancari.

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