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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Brugherio

Truffe sui social, per convincere le vittime fingeva di essere un carabiniere: arrestato

L'uomo, 47 anni, è finito in manette a Taranto. L'indagine dei carabinieri di Brugherio è partita dalla denuncia di una vittima

Una consolle in vendita a un prezzo vantaggioso e un annuncio apparso sui social. Poi dietro il venditore "digitale", in chat, si presentava un uomo che per carpire la fiducia dell'acquirente fingeva addirittura di essere un carabiniere, esibendo fotografie come "prove". In realtà si trattava solo di un truffatore che attraverso annunci su piattaforme social adescava acquirenti da cui si faceva spedire denaro senza mai consegnare la merce. Ora l'uomo, 47 anni, grazie a una indagine dei carabinieri - quelli veri - è finito in carcere. 

La denuncia e l'indagine

Gli accertamenti dei militari dell'Arma di Brugherio sono iniziati in seguito a una denuncia presentata da una vittima. E l'indagine dalla Brianza ha condotto fino a Taranto dove all'uomo è stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Monza.

Il 47enne nell'annuncio online, pubblicato nella sezione di e-commerce di un noto social network, aveva messo in vendita una consolle ad un prezzo e a delle condizioni eccezionalmente vantaggiose che hanno attirato numerosi utenti tra cui anche un cittadino di Brugherio. Dopo la truffa l'uomo ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. La tecnica messa in atto dal truffatore era sempre la stessa: una volta individuata la vittima, il 47enne, indirizzava il colloquio con l’acquirente su chat “privata” dove cercava di accaparrarsi immediatamente la sua fiducia presentandosi come appartenente all'Arma dei Carabinieri, inoltrando anche delle fotografie come prova della sua credibilità. Poi chiedeva al malcapitato di effettuare una ricarica postepay con l'importo concordato, circa 500 euro necessari alla spedizione della nuova consolle. A casa però non sarebbe mai arrivato nulla.

L'arresto 

I carabinieri di Brugherio, raccolti i primi indispensabili elementi investigativi, hanno verificato i movimenti della transazione dell'accredito, incrociando poi i dati con quelli ricevuti da Poste, permettendo così ai militari di rintracciare il truffatore a Taranto dove era stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza della posta centrale della città dove si era presentato per ritirare il denaro. Ora si trova in carcere.

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