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Cronaca

La sicurezza monzese finisce in tv: perché è importante non girarsi dall'altra parte

Le telecamere si sono accese sulla stazione, corso Milano e i giardinetti degli Artigianelli

Le persone a Monza si sentono sicure? “In alcune zone sì, in altre c’è la percezione di insicurezza, ma le persone tante volte hanno paura a denunciare”. A parlare davanti alle telecamere di Tagadà (trasmissione di La7) è Giorgio Castoldi, uno dei componenti del gruppo Controllo di Vicinato di Monza, e vice coordinatore della consulta di San Carlo-San Giuseppe. Ieri pomeriggio, venerdì 6 ottobre, durante la nota trasmissione televisiva è stato trasmesso un servizio sulla sicurezza nel capoluogo brianzolo coinvolgendo anche alcuni componenti  del Controllo di Vicinato a Monza, quel progetto che è presente in quasi tutti i quartieri della città e che vede alcuni cittadini particolarmente sensibili al tema della sicurezza “monitorare” eventuali situazione di degrado, vandalismo, truffe, spaccio e di contattare immediatamente le forze dell’ordine alle prime avvisaglie di pericolo.

Ed è stato proprio grazie al prezioso e costante lavoro di queste “sentinelle” nei quartieri che anche recentemente le forze dell’ordine sono riuscite ad arrestare spacciatori, a sventare truffe e furti. Le telecamere di L7 hanno così fatto tappa a Monza seguendo per alcune ore una pattuglia della polizia di Stato impegnata nelle attività di controllo nelle zone calde della città (stazione, corso Milano, piazza Artigianelli) e mostrando anche l'operato del controllo di vicinato. Così che Roberto Civati (referente per La Boscherona) ha fatto vedere al giornalista le zone a rischio dove da anni viene denunciato il problema della prostituzione.

Durante le interviste è emerso che a Monza i reati più diffusi sono i furti e lo spaccio e che, anche se dati alla mano i reati sono in diminuzione, le persone hanno ugualmente paura. Costante, però, come è stato ricordato anche durante il servizio il presidio delle forze di polizia e delle forze dell’ordine che proprio durante le riprese hanno fermato un uomo che si toccava le parti intime sul treno (segnalato da alcuni passeggeri), e un ragazzo che aveva del fumo nel portafoglio.

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