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La curiosità / Brugherio

Brugarolo, il raviolo made in Brianza: polenta e cassoeula in un boccone

A inventare il "Raviolo di Brugherio" 15 anni fa è stato Stefano Manzoni, tra i titolari del pastificio che da trent'anni sforna delizie in via Dante

La cassœula, con il profumo di inverno e di genuinità, avvolta dal sapore morbido del mais e della polenta. Tutta la tradizione brianzola in un boccone. In un raviolo. 

E' il segreto del Brugarolo, ribattezzato Raviolo di Brugherio: la pasta fresca ripiena che da 15 anni, a chili, viene preparata dal pastificio Manzoni Pirola che dal 1996 sorge in via Dante, nel comune brianzolo alle porte di Monza.

"Lo abbiamo inventato 15 anni fa" spiega Stefano Manzoni, 55 anni, titolare del pastificio brianzolo insieme alla sua socia Maria Luisa Pirola che di anni ne ha 62 con la quale, quasi trent'anni fa, ha iniziato questa nuova avventura imprenditoriale nel segno della pasta fresca e delle tradizioni. "Abbiamo voluto mettere insieme due piatti della tradizione: la cassoeula e la polenta in un raviolo ed è nato il Brugarolo" spiega il suo inventore. Una piccola bomboniera di pasta fresca all'uovo con un ripieno di cassoeula impastato con la farina di mais. "Utilizziamo per metà la farina di semola e il resto di mais" spiega Manzoni. "Prepariamo la cassoeula secondo la tradizione e poi la maciniamo per ferne un ripieno".

Una novità tutta made in Brugherio che all'omonima città rende omaggio, nata come un gioco, come una sfida. "Abbiamo risposto a un concorso di idee che aveva promosso l'amministrazioen comunale anni fa con il coinvolgimento del distretto del commercio locale per dare vita a un prodotto che rispecchiasse come simbolo, anche culinario, la città di Brugherio". Ed è nato così il Brugarolo, il ravolo di Brugherio. 

Stefano Manzoni e Maria Luisa Pirola-2

Nel pastificio brugherese ogni giorno vengono impastati e preparati chili e chili di ravioli, almeno cinque o sei. E la pasta fresca e la gastronomia tradizionale finisce sulle tavole delle famiglie di Brugherio ma non solo. Le specialità del pastificio, tra cui anche il brugarolo, vengono rivenduti anche ai ristoranti che spesso propongono la specialità nei loro menù ispirati alla tradizione. 

"Lavoriamo molto sul territorio e da noi si possono trovare tanti piatti della tradizione: trippa, cassoeula, brasati, arrosti, ravioli valtellinesi fatti con pasta di grano saraceno e ripieno di bresaola, gnocchi a quintalate, lasagna classica e alla piemontese con prosciutto, formaggio piemontese e spinaci". 

Raviolo Brugherio

Una serata per valorizzare la tradizione

A dedicare un menù speciale al raviolo di Brugherio, per valorizzare le tradizioni locali, da un paio d'anni è Davide Caprotti, titolare del Caffè 99 in via Tre Re 23, a Brugherio appunto. 

Nel locale aperto il 14 luglio del 2022 quando il giovane barista aveva solo 21 anni, ogni anno si celebra la specialità della città che omaggia i sapori del territorio con alcune serate a tema. E quest'anno l'appuntamento è per venerdì 9 e sabato 10 febbraio. Il barman 23enne propone un menù speciale per la serata che ha come portata principale proprio il Brugarolo, fatto a mano da 15 anni dal pastificio Manzoni Pirola. 

Una avventura imprenditoriale giovane che è iniziata però nel solco della tradizione. "Durante la pandemia ha perso tutti i lavoretti con cui ero impegnato nei locali e così, davanti alla necessità di mettermi in gioco di nuovo, ho deciso di lanciarmi in questa esperienza" spiega Davide Caprotti. "E la serata dei ravioli è una tradizione ormai da quando abbiamo aperto. Abbiamo una trentina di coperti e spesso le richieste sono così tante che dobbiamo pianificare anche altre date: lo scorso anno da due ne abbiamo fatte sei". per ora l'appuntamento con la cena dedicata al raviolo di Brugherio è il 9 e il 10 febbraio. 

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