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Domenica, 28 Aprile 2024
storie di imprenditori / Caponago

Dalla bottega di nonno Riccardo al maxi show room: una storia di famiglia che in Brianza dura da oltre 50 anni

Tutto è iniziato nella bottega di Caponago. Adesso Riccardo (quarta generazione) studia per diventare falegname

Tutto è iniziato negli anni Sessanta quando nonno Riccardo, falegname di professione, dopo anni di lavoro in bottega “sotto padrone” ha deciso che era giunto il momento di fare il grande salto e di mettersi in proprio. Lì, a Caponago, aveva imparato e affinato il mestiere, proprio come si faceva una volta sotto il maestro che insegnava al garzone tutti i passaggi del mestiere.

Da Caponago alla vicina Pessano con Bornago dove Riccardo Brambilla ha dato vita a quella piccola bottega di falegnameria che poi si è ampliata e che oggi – alla terza generazione – sotto la guida delle nipoti Oriana e Paola e che, se buon sangue non mente, arriverà alla quarta con Riccardo (figlio di oriana) che ha appena iniziato il percorso scolastico al Meroni di Lissone per diventare falegname.

Una falegnameria artigianale che oggi è diventata anche un grande show room di 600 metri quadrati su 2 livelli dove, accanto a brand affermati, c’è un laboratorio con esperti artigiani per realizzazioni personalizzate. “Mio nonno aveva intrapreso un grande lavoro – racconta Oriana a MonzaToday – portato avanti da mio, adesso da me e da mia sorella e spero in futuro anche da Riccardo, che ha scelto di studiare per diventare falegname”. Anche perché di falegnami in Brianza se ne cercano molti, e nel laboratorio di Pessano con Bornago è nota la fatica nel trovarne sia già formati, ma anche da far crescere. “Noi siamo stati fortunati – prosegue -. Quando uno dei nostri falegnami è andato in pensione ne abbiamo trovato uno giovane”.

E il ricordo va agli albori di questa attività di famiglia, a quando il nonno e il papà hanno realizzato manualmente gli arredi non solo per tante giovani coppie che iniziavano una vita insieme. Le sedie, gli armadi, le scrivanie alla falegnameria Brambilla venivano commissionate anche da molte grandi banche e aziende dalla Brianza.

Un settore, quello della falegnameria, che se da un lato soffre la mancanza di manodopera – proprio nel territorio dove questo lavoro è stato per decenni il più diffuso – dall’altro vede sempre un gran numero di clienti che al prodotto industriale preferiscono quello artigianale. Un lavoro che, fortunatamente, malgrado l’arrivo della tecnologia e di macchinari di ultima generazione che naturalmente hanno facilitato il lavoro dell’artigiano non è certo destinato ad andare in pensione. Tutt’altro. “La mano dell’artigiano è fondamentale”, ricorda Oriana.

Ma fondamentale è anche l’amore e la dedizione che vengono messe all’interno di un lavoro passato da padre in figlio, oggi nelle mani delle nipoti, e che domani potrebbe rivedere la quarta generazione non solo condurre l’azienda ma anche rientrare in bottega proprio come faceva nonno Riccardo. Perché, come scrive Paola sul sito dell’azienda “È importante per me ritrovare le origini del mio lavoro, tra le mura di quella falegnameria, nella passione di mio nonno per il suo mestiere e nella dedizione e impegno di mio padre nel portare acanti questa antica passione”.

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