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Economia Ceriano Laghetto

Gianetti Ruote il mistero sulla cassa integrazione: si chiude oppure no?

Ieri l'udienza tra sindacati e azienda. Il legale della Gianetti annuncia il via libera del Mise alla concessione della cassa integrazione per cessione di attività, ma dal Ministero negano

Gianetti Ruote: l’unica certezza, ad oggi, è la prosecuzione della protesta da parte dei lavoratori. Sul futuro dell’azienda di Ceriano Laghetto che all’inizio di luglio aveva inviato un’email con la lettera di licenziamento ai 152 lavoratori è il caos totale.

Ieri, giovedì 9 settembre, si è tenuta la seconda udienza della causa che i sindacati (Fim, Fiom e Iul della Brianza) hanno intentato contro l’azienda. Durante l’udienza, però, è arrivata la doccia fredda.

Come riferisce in una nota stampa la Fiom-Cgil Brianza l’avvocato dell’azienda “ha comunicato la mancanza di volontà ad aderire al tentativo di conciliazione proposto lo scorso 17 agosto dai sindacati”. Un tentativo, peraltro supportato dal Mise, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Monza e Brianza e da diversi esponenti politici di ritirare la lettera di licenziamento e di aprire la cassa integrazione straordinaria di 13 settimane con l’obiettivo, nel frattempo, di individuare altri imprenditori interessati a rilevare l’attività.

“L’avvocato della Gianetti - si legge nel comunicato - ha dichiarato che il 7 settembre l’azienda ha avuto un incontro con il Mise concordando l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività”.

Una doccia fredda per lavoratori e sindacati all’oscuro di questa decisione. Una decisione presto smentita però dal Ministero. L’Ansa riporta infatti che “Il Mise non ha concordato con l’azienda nessuno strumento, ma continua a lavorare per perseguire una possibile soluzione di continuità produttiva del sito di Ceriano Laghetto per salvaguardare i posti di lavoro”.

I sindacati restano irremovibili. “Per noi la cassa integrazione per cessazione di attività  non è uno strumento da contemplare per risolvere la vertenza - dichiara Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom Cgil Brianza -. Questo concetto lo abbiamo ribadito in settimana anche durante l’incontro in Regione con gli assessori Guidesi e Rizzoli, ricevendo dagli stessi un forte sostegno”.

Intanto il giudice nei prossimi giorni fissirà una nuova udienza della causa che vede contrapposti i sindacati all'azienda.

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