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Folgore Caratese, il presidente Criscitiello tuona: "Le rivalità da bar non ci appartengono"

La società ha voluto rispondere all'articolo de “Il Cittadino”

Nelle ultime ore è apparsa una nota ufficiale sui canali social della Folgore Caratese, in merito a quanto apparso sulle colonne de “Il Cittadino”.

Le parole del presidente Criscitiello:

“Ci tengo a precisare alcuni aspetti che, probabilmente, sono oscuri alla stampa locale specializzata e ai tifosi fedelissimi della Caratese. (in basso l’articolo n.d.r)

Il primo giorno che ho visto una partita della Folgore Caratese, ultima gara del 2016, la squadra si salva negli ultimi 90 minuti e mi colpirono due cose: uno stadio senza riflettori, neanche un sediolino e lo striscione esposto dai tifosi “Grazie a questa società la serie D è ancora realtà”.

La società, già da 5 anni, si chiamava Folgore Caratese e giocava a Carate Brianza. Erano circa 100-150. Gli anni successivi, sono Presidente del club da 6 anni, abbiamo portato il marchio Folgore Caratese in giro per l’Italia, abbiamo valorizzato giocatori che oggi sono tra i professionisti, abbiamo stabilmente portato il club nei vertici del campionato senza mai rischiare la retrocessione, neanche mezza volta, abbiamo ottenuto una finale di Coppa Italia mai disputata per l’emergenza covid e abbiamo dato una dignità allo stadio, agli spalti e agli spogliatoi, oltre agli investimenti sul manto erboso.

Eppure in questi 6 anni il territorio non ha mai risposto: abbonamenti a 90 o 100 euro. Massimo degli abbonati 45. Zero sponsorizzazioni esterne: unica eccezione un piccolo, ma gradito, contributo dalla BCC di Carate Brianza. Giocavamo a Carate ma la musica è sempre stata la stessa. Stadio vuoto e sponsor assenti. Mi hanno insegnato che prima di chiedere bisogna dimostrare. Attorno alla prima squadra c’è il vuoto e se il problema è una fusione di 11 anni fa, allora, il dilemma non si risolverà mai.

I due tifosi che chiedono il rimborso degli abbonamenti (30 euro a testa perché ad inizio anno avevamo anche fatto lo sconto) possono passare subito in sede a ritirare il denaro in contanti. Anche gli altri 34 abbonati. Non calcoleremo neanche le partite viste, restituiremo subito l’intera somma. Dalla campagna abbonamenti abbiamo incassato, in estate, meno di 3 mila euro.

A Verano abbiamo addirittura lasciato l’ingresso gratuito. I tifosi che chiedono una nuova Caratese, pur in Promozione, sono liberi di sognarla e c’è il primo cittadino che potrà accontentare le richieste della cittadinanza. Ad 11 anni dalla fusione, proprio in questo momento, escono polemiche sterili e strumentali. Facendo questo mestiere, da 18 anni, conosco dinamiche e meccanismi. Credo di non essere nato ieri per cadere in queste trappole. Lo stadio di Verano resterà aperto gratuitamente per queste ultime giornate di campionato. Saremmo lieti di ospitare i cittadini di Carate e Verano Brianza.

Siamo la squadra di due Paesini della Brianza e siamo orgogliosi di aver dato lustro a questo club. Non ci fermiamo qui e vogliamo arrivare sempre più in alto. Appena sarà risolto il problema Stadio, almeno nell’impianto di illuminazione, saremo pronti a giocare nuovamente a Carate Brianza ma senza illuminazione facciamo fatica a progettare campionati di livello; lo impone un regolamento sportivo. Le rivalità da bar, nel calcio del 2022, non ci appartengono. Le nostre porte sono e saranno sempre aperte ai veri tifosi di questa società.”

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