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Enpa cerca volontari: ecco il candidato ideale

"Fare il volontario significa sacrificare il proprio tempo libero per un progetto senza nulla pretendere in cambio", ricorda il presidente Giorgio Riva

Nel rifugio di via San Damiano c'è sempre tanto lavoro da fare. Non solo a contatto diretto con gli animali, ma anche in segreteria, ai banchetti, durante le raccolte firme. Più forze ci sono meglio è: accanto ai circa 200 volontari che gravitano nel rifugio dell'Ente nazionale protezione animali di Monza c'è spazio per nuove leve. Anche perchè, ultimamente, il turn over si è molto velocizzato soprattutto da parte di chi si è avvicinato al mondo del volontariato durante il lockdown o in attesa di trovare un lavoro e poi, una volta occupato, ha terminato la sua attività sociale. 

Quanto tempo dedicare

"Come spiego a tutti gli aspiranti volontari Enpa, fare il volontario significa sacrificare il proprio tempo libero - spiega Giorgio Riva, presidente dell'Enpa di Monza -. Lo zoccolo duro dei volontari resiste, ma ultimamente si sono avvicinati anche volontari che poi, dopo poco tempo hanno trovato un lavoro e quindi hanno smesso di svolgere servizio al rifugio". L'Enpa Monza richiede ai suoi volontari un impegno di 4 ore a settimana, sempre nello stesso giorno (eccezion fatta per le persone che lavorano su turni). I turni sono due: la mattina dalle 9 alle 13, e il pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30. Fine settimana compresi. 

Tre mesi di prova

L'Enpa monzese è organizzato come una vera e propria azienda: con programmi di formazione per i volontari, un periodo di prova di 3 mesi durante il quale l'aspirante volontario si rende conto se quello è il mondo nel quale vuole prestare servizio nel proprio tempo libero. Una serie di regole che sono indispensabili per gestire la struttura che è aperta tutti i giorni dell'anno Natale, Pasqua e Ferragosto compresi.  Ma il volontario Enpa non è solo colui che opera a diretto contatto con gli animali.

Il volontario va anche ai banchetti

Fondamentale il suo contributo anche nel resto della macchina organizzativa dell'ente. Ed è soprattutto in questo campo che Riva trova le maggiori difficoltà. "Non è facile trovare persone disposte ad andare in piazza ai banchetti - spiega -. Chi per timidezza, ma anche a causa di social e tecnologia che vedono le persone interagire sempre più spesso dietro uno smartphone o la tatstiera di un pc, e difficilmente di persona. Oppure nelle iniziative di raccolta firme. I volontari, soprattutto i più giovani, non si mettono in gioco in queste iniziative che invice sono fondamentali per la nostra realtà". 

Si richiede costanza

Ma quello che Riva chiede è soprattutto costanza. L'esperienza del volontariato nella maggior parte dei casi non è per sempre: vicissitudini e cambiamenti nella vita delle persone in alcuni casi impongono anche di dover rinunciare a questa esperienza, ma sempre più spesso questo momento della vita si accorcia drasticamente. "In molti casi il volontariato viene considerato una sorta per riempire il tempo quando si è a casa in attesa di trovare un lavoro. Ma lo spirito corretto non è questo.il volontariato è un sacrificio che viene fatto sottraendo tempo libero alla nostra giornata. Ci sono tanti storici volontari che lavorano e trovano tempo da dedicare all'Enpa proprio nel tempo libero". Anche perchè la formazione è un investimento per l'Ente nazionale protezione animali. 

Spazio per chi ama il giardinaggio

"All'Enpa c'è spazio anche per chi non vuole avere un contatto diretto con gli animale, ma vivere un'esperienza di volontariato all'aria aperta - conclude Riva -. Per esempio per gli appassionati di giardinaggio: ci sono circa 15mila metri quadrati di verde da tagliare, seminare, sistemare". Per chi pensa di avere le carte in regola per diventare volontario dell'Enpa può inviare un'email a info@enpamonza.it. 

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