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Monza, città "prigioniera" del traffico: 4mila auto in un'ora lungo il viale della città

La provincia di Monza e Brianza è la seconda in Italia per concentrazioni medie di particolato fine - Pm 2,5 - superiore alla soglia dei 10 microgrammi al metro cubo consentiti. E a Monza il traffico è un problema. I numeri

Traffico, lunghe code e inquinamento. Perché a Monza, secondo gli ultimi dati a disposizione elaborato dal servizio di monitoraggio atmosferico Copernicus (Cams), l'aria è tra le peggiori d'Italia. La provincia di Monza e Brianza infatti è la seconda in Italia per concentrazione medie di particolato fine - Pm 2,5 - superiore alla soglia dei 10 microgrammi al metro cubo consentiti. E a incidere sulla qualità dell'aria che i monzesi respirano è anche il traffico. 

Quante auto passano da Monza

Nel capoluogo brianzolo infatti, secondo le rilevazioni di Monza Mobilità, tra le 7.30 e le 8.30, nell'ora di punta del mattino, nell'asse che attraversa viale Marconi, viale delle Industrie e viale Stucchi si registrano almeno 2mila passaggi di veicoli per senso di marcia. Tradotto: 4mila auto in una sola ora, in un solo tratto. Se si considera lo stesso arco di tempo e ci si sposta invece lungo la direttrice Est-Ovest, tra viaLE Cesare Battisti, via Cantore e viale Libertà, i veicoli in transito per senso di marcia sono mille. Quindi 2mila mezzi che passano nel tratto. In corso Milano invece in una sola ora si sono conteggiati 900 veicoli diretti verso il centro della città. 

"Il traffico di attraversamento in città è importante e imponente. Il capoluogo brianzolo conta circa 120mila abitanti e gli spostamenti verso le scuole, gli uffici sono significativi come importante è la presenza industriale sul territorio" ha spiegato il sindaco Paolo Pilotto a MonzaToday, commentando i dati sul traffico. Ma come rendere Monza una città più vivibile e meno trafficata? La metropolitana per raggiungere Milano da Monza ma anche per spostarsi all'interno del capoluogo brianzolo. Boulevard verdi come porte di ingresso per la città, negli undici snodi viari di accesso al capoluogo brianzolo. E poi una rete di ciclabili per spostarsi dentro Monza e nei comuni limitrofi, per scegliere mezzi alternativi e green al posto dell'auto. E parcheggi a pagamento, magari con navette gratuite per disincentivare l'uso dell'auto e fare in modo che il traffico si fermi all'esterno del centro città.

Come fare di Monza una città meno trafficata e inquinata?

"Una 'ricetta' generale per rendere Monza una città più vivibile e ridurre il traffico non c'è: siamo una città di attraversamento e i veicoli passano ma nella maggior parte dei casi non si fermano in città. Il compito che diverse amminustrazioni si sono date è stato provare a portare miglioramenti dentro a un sistema che non è nato come tale. La viabilità e la mobilità della città sono frutto di una organizzazione del trasporto privato e pubblico che è il risultato di sedimentazione più che di una programmazione e progettazione" ha spiegato Pilotto. 

"I monzesi devono avere il coraggio di guardare il passato e sfidare il futuro". E sulla necessità della metropolitana per rivoluzionare la mobilità della città il primo cittadino non ha dubbi. Ma è un treno che Monza dovrà aspettare ancora un bel po'. "Se Monza vuole effettivamente affrontare il tema della viabilità e della mobilità occorre smettere di dire che non arriverà mai e cambiare impostazione: le condizioni perchè la metropolitana arrivi sono state create e sono state gettate le fondamenta. E' un'opera fondamentale che consentirà di gestire diversamente il trasporto". Un altro strumento importante sono le ciclabili. "Sono fondamentali in una visione d'insieme in cui si scerca di usare diversi strumenti per un risultato unitario. Abbiamo fatto un grande lavoro sulle ciclabili in parte per completare tratti di piste già esistenti e per creare itinerari nuovi (un punto questo che era anche nel programma di mandato). L'obiettivo è quello di costruire almeno un anello che consente di girare intorno al centro e alcune direttrici complete che dall'esterno portano fino al centro della città e viceversa. Non possiamo pretendere di avere 11 direttrici tante quante sono le vie principali di accesso alla città di Monza ma dobbiamo almeno completare alcune tratte aggiungendo i servizi essenziali perchè per andare in bicicletta devo anche avere il posto dove parcheggiarla".

Una Monza meno trafficata è anche una città più verde, nell'immaginario del sindaco con viali alberati verdi come porte d'accesso alla città. Esteticamente belli da vedere ma anche importanti per rendere l'aria più respirabile, mitigare l'impatto ambientale, ridurre il calore e l'esposizione al sole. "Questo tema non ha solo una funzione meramente estetica: in estate quest'anno a luglio in città di alberi ne abbiamo persi 2mila". E il riferimento è ai danni causati dai nubifragi che si sono abbattuti sulla città. "Un viale alberato riduce la presenza di sostanze nocive nell'aria, abbasa di due gradi la temperatura nei momenti di picco, l'alberatura ha una funzione estetica e di accoglienza ma anche di protezione delle persone dall'insolazione e di miglioramento ambientale" ha precisato Pilotto. "E' ovvio che un viale può non fare la differenza ma un viale intero può dare il contributo, 11 viali verdi invece potrebbero essere la differenza. "Forse ci siamo dimenticati che gli alberi di cui godiamo nelle città sono stati piantati da persone che non hanno goduto dell'ombra di quegli alberi. E noi dobbiamo avere il coraggio di fare scelte che rispondono a una logica di investimento". In una parola pensare al domani. Ma soprattutto al futuro. E nel futuro di Monza potrebbero anche esserci le zone30, aree in cui il limite di velocità è fissato sotto i canonici 50Km/h previsti in ambito comunale. Magari vicino a scuole o aree sensibili. "Delle modifiche in termini di opere dell'assetto stradale in alcune situazioni dove il traffico tende a rallentare possono essere d'aiuto non solo per aumentare la sicurezza degli utenti ma perchè la riduzione della velocità in città aumenta la fluidità del traffico e riduce l'occupazione fissa".

Parcheggi a pagamento e navette gratis

Tra le iniziative per disincentivare l'uso dei mezzi privati e ridurre così il traffico veicolare in città la giunta ha indicato anche l'istituzione di parcheggi solo a pagamento in centro (e in alcune aree tra cui la stessa stazione) e la promozione del trasporto pubblico. Ma il servizio, non solo a livello provinciale, sta vivendo un momento di difficoltà. E lo stesso comune di Monza nell'ultima Assemblea dei soci del 6 settembre dell'Agenzia del Trasporto Pubblico Locale, insieme a provincia di Monza e Brianza e Regione Lombardia, ha comunicato che il proprio bilancio non consentiva di farsi carico di una spesa per stanziare fondi che, coprendo delle quote, evitassero di dover ricorrere a un adeguamento tariffario. In parole semplici: non ha stanziato fondi, dichiarando di non averne, per impedire che a pagare di più fossero i pendolari, con l'aumento del biglietto. Diversamente ha fatto Milano e Città Metropolitana. E l'investimento ha consentito di ritoccare solo le tariffe dell'abbonamento trigiornaliero, quello usato soprattutto dai turisti.

"C'è l'esigenza di adeguare i valori da corrispondere alle società che gestiscono il Tpl e segnalare la difficoltà per i bilanci comunali di far fronte ai contratti di servizio che sono onerosi" ha spiegato il sindaco, precisando perchè il comune di Monza non è stato in grado di investire risorse per contrastare un eventuale aumento della tariffazione dei biglietti. "Se si cerca di contenere il movimento e la mobilità privata occorre dare delle alternative e in questo momento è difficile pensare a un aumento delle linee del Trasporto Pubblico Locale perchè i costi sono alti e c'è un problema tecnico che riguarda le difficoltà di reperimento di autisti".

"E' difficile pensare che innalzeremo la frequenza delle corse da subito ma vogliamo promuovere esperienze positive che si potrebbero finanziare coi proventi dell'istituzione dei parcheggi pagamento: l'obiettivo è scoraggiare l'arrivo verso il centro del traffico veicolare e incentivare la sosta magari nelle aree di cintura dove si può eventualmente trovare un servizio navetta che possa essere uno strumento spostamento che non costringa a muoversi a piedi o in bici" ha annunciato il sindaco. Delle navette gratuite per raggiungere il centro della città, parcheggiando in aree periferiche o di cintura. Magari il parcheggio del parco. Sì perchè è proprio all'area di sosta di Porta Monza che il primo cittadino ha fatto riferimento per ipotizzare questa soluzione che si ispira a un modello messo in campo da un operatore sanitario privato della città e riecheggia l'organizzazione del piano straordinario di viabilità messo in campo per il Gran Premio o per i grandi eventi. "Stiamo facendo dei preventivi per valutare l'impegno di spesa rispetto al servizio accessorio così nel costo del biglietto che si paga per parcheggiare potrebbe essere compreso l'utilizzo di navette gratuite" ha spiegato Pilotto.

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