Armstrong, la multa per il "suo" Monza e la delusione per il razzismo
Nelle parole del Presidente dell'Ac Monza, oltre alle scuse, c'è spazio per la delusione per un progetto vanificato in primo luogo dai tifosi
"Chiedo scusa a Fall e al mondo del calcio più in generale, come presidente e ancor più come essere umano continuerò a combattere per tutto quello in cui credo e che ritengo giusto, quindi contro il razzismo e la violenza".
Sono queste le parole che Anthony Armstrong-Emery, il Presidente dell'Ac Monza Brianza, ha usato per scusarsi di quanto avvenuto in campo durante Monza-Rimini, quando dagli spalti del Brianteo sono partiti fischi e ululati razzisti all'indirizzo dell'attaccante senegalese Ameth Fall, in forze al Rimini.
Parole scritte in un comunicato che sprigionano amarezza e delusione per un progetto di lotta al razzismo che la società ha portato avanti con entusiasmo ma che è stato ostacolato e vanificato proprio da chi la squadra dovrebbe sostenerla.
"Quello che è successo domenica rappresenta un insulto personale e una mancanza di rispetto nei confronti di quello che io e il mio team di lavoro stiamo facendo per la squadra", si legge nel comunicato.
"Spero che le persone responsabili realizzino che stanno remando contro la società", ha concluso Armstrong.