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Cronaca Vimercate

Arrestata banda dello spaccio: un giro da 300 cessioni di cocaina al giorno

Otto le persone finite in manette: tra queste due donne. Il capo della banda, un tale Besu, è stato arrestato dallo stesso giovane maresciallo che a marzo gli ha salvato la vita mentre in preda all'effetto della cocaina si stava buttando giù da un balcone

Una banda di spacciatori attiva tra la Brianza, il vimercatese e la bergamasca è finita in manette giovedì mattina grazie a un'operazione coordinata dal comando dei carabinieri di Vimercate. 

In totale sono otto le persone arrestate, tutti marocchini e una donna italiana, compagna del presunto capo della banda.

L'indagine era scattata nel corso dell'estate quando in seguito a una serie di controlli effettuati soprattutto in piazza Marconi e in largo Europa a Vimercate i carabinieri avevano potuto, grazie alle testimonianze raccolte, mettere a fuoco il giro di spaccio di droga nei principali luoghi di aggregazione.

Il traffico di stupefacenti faceva riferimento a diverse figure, tutte appartenenti alla stessa banda, che operava tra Vimercate, Burago di Molgora e Brembate.

Il sodalizio criminale smerciava soprattutto cocaina, arrivando anche a effettuare 250/300 cessioni in una sola giornata. Si stima che siano oltre 500 i clienti serviti dalla banda dello spaccio che dall'inizio dell'indagine avrebbe portato a termine 5mila contrattazioni per un giro d'affari che a ritroso con gli anni arriva a contare un'attività illecita da oltre 2 milioni di euro. 

Il capo della banda composta da otto persone è stato identificato in un 30enne nordafricano domiciliato a Burago di Molgora e noto nel giro con il soprannome Besu. Insieme a lui nei guai sono finiti sei connazionali e la sua compagna, una donna italiana di 40 anni per cui sono stati disposti gli arresti domiciliari perchè in stato di gravidanza. 

Tale Besu, tra l'altro, è finito in manette per mano di un giovane maresciallo che a marzo, mentre sotto l'effetto di cocaina si stava lanciando, completamente nudo, dal balcone di casa, l'aveva salvato.

Anche un'altra donna è finita nel registro degli indagati: si tratta di una marocchina compagna di uno degli spacciatori. Gli uomini hanno tutti tra i 28 e i 36 anni, irregolari sul territorio, disoccupati di cui cinque pregiudicati per reati specifici. 

Nel corso delle perquisizioni domiciliari i carabinieri hanno trovato un etto di cocaina suddiviso in dosi e destinato allo spaccio al dettaglio, materiale vario per il confezionamento e bilancini di precisone, 10mila euro in contanti, 24 telefoni cellulari con sim card internazionali e 8 tablet e portatili per la gestione economica dell'illecito giro d'affari. 

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