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Animali / Concorezzo

Il proprietario è gravemente malato e Milo cerca casa

Una storia carica di emozioni e di dolore quella che arriva dall'associazione brianzola 'Cuor di pelo'

 "Quando quella coppia ci ha consegnato tra le braccia Milo sono arrivate le lacrime. Le loro che si erano trovati a prendere la drammatica decisione di dover cedere il loro amato cagnolino; e la nostra che vedevano in quegli occhi lo strazio di chi non avrebbe mai voluto prendere quella decisione. Ma, purtroppo, alcune volte per il bene dei nostri bassotti non c'è decisione migliore che quella di cederli in mani fidate". Così inizia il racconto di Sandro Nigro, il concorezzese a capo dell'associazione 'Cuor di pelo' sodalizio noto in tutta Italia che da anni recupera bassotti anziani, malati o maltrattati. Insieme al vice presidente Rodolfo Colombo nei giorni scorsi Nigro è andato a recuperare Milo, un bassotto di 9 mesi che i proprietari si sono trovati costretti a dover cedere.

Il ritorno della malattia 

"La storia di quella coppia ci ha toccato il cuore. Una coppia bellissima: moglie e marito, senza figli, e la scelta alcuni mesi fa di prendere un bassotto. Milo doveva essere il simbolo della rinascita e della vittoria. La vittoria di un uomo che era riuscito a sconfiggere il cancro. Erano al settimo cielo quando i medici gli avevano comunicato la bella notizia e lui, da sempre amante dei bassotti, aveva deciso insieme alla moglie che con Milo sarebbe iniziata una nuova vita. Tutto è filato liscio fino a poche settimane fa quando, purtroppo, le condizioni di salute dell'uomo si sono rapidamente aggravate". Purtroppo la malattia era tornata a bussare alla porta di quella coppia più aggressiva di prima e gestire da sola Milo sarebbe stato molto difficile. Soprattutto non potendogli garantire quella vita, passeggiate e socializzazione che lei e il marito avevano pensato quando avevano deciso di aprire la porta della loro casa a quel cucciolino. Ecco perché  hanno deciso di rivolgersi all'associazione 'Cuor di pelo' nella certezza che quel sodalizio avrebbe garantito al loro bassotto quel futuro che loro avrebbero desiderato regalargli ma che, purtroppo, il destino gli ha negato. 

"Una scelta d'amore"

"Quella cessione è stata molto intensa e dolorosa - prosegue Nigro -. Ma ci ha fatto anche riflettere sul fatto che quando la vita ci mette davanti a scelte drammatiche il primo pensiero va proprio ai nostri amati amici a quattro zampe. Il pensiero di affidarli a persone che se ne prenderanno cura e che gli vorranno bene certamente è doloroso, ma comunque permette di affrontare la malattia con maggiore serenità". Per adesso Milo non è in adozione, ma è stato ceduto all'associazione. "Ma nel nostro rifugio ci sono molti bassotti in attesa di trovare una famiglia", precisa Nigro. Il brianzolo spera che il 2023 sia un anno con meno recuperi e maggiori adozioni. 

Per chi desidera aprire le porte della propria casa a un bassotto può inviare un'email a adottaunbassotto@gmail.com richiedendo il modulo di richiesta adozioni che poi verrà vagliato dall'associazione. "Il nostro obiettivo è trovare la famiglia giusta per ogni bassotto, e affidare il bassotto giusto a ogni famiglia" conclude.  

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