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Cronaca

Anche dalla Brianza gli studenti in corteo contro "La Buona Scuola"

Giovedì mattina gli studenti di tutta Italia hanno dato vita a una manifestazione, con presidi nelle varie città, per protestare contro la riforma della scuola del governo Renzi

Anche dalla Brianza gli studenti hanno voluto essere presenti a Milano, giovedì mattina, per protestare contro la riforma della scuola del governo Renzi.

Giovedì mattina, in contemporanea con quanto stava accadendo nei maggiori centri dell'intero Paese, da Vimercate una delegazione di studenti ha raggiunto Milano per unirsi al corteo organizzato nel capoluogo lombardo. 

Il corteo è partito alle 9.30 da largo Cairoli, con un migliaio di persone al seguito.

La manifestazione è proseguita per le strade del centro fino a raggiungere Palazzo Lombardia, sede della Regione.

"Il 12 marzo - hanno scritto gli studenti in una nota - saremo in piazza in tutta Italia contro buona scuola, governo Renzi e modello Expo. Andremo fino alla Regione colpevole di innumerevoli tagli al diritto allo studio che hanno portato al fatto che la Lombardia sia tra le regioni col più alto tasso di abbandono scolastico".

Gli stessi argomenti erano stati avanzati anche da Fabio Riccardo Colombo, Presidente dell'Unione Studenti di Vimercate, che a MonzaToday aveva dichiarato, annunciando la manifestazione in programma, "Gli studenti troppo spesso sono gli ultimi quando è il momento di essere ascoltati e i primi quando si tratta di tagliare", in occasione della protesta che ha avuto luogo all'Omnicomprensivo di Vimercate a inizio marzo in seguito a un guasto all'impianto di riscaldamento

"Vogliamo un “Altra Scuola” giusta che riparta da sette priorità" hanno illustrato i ragazzi in un comunicato nazionale dell'Unione Studenti - "un nuovo diritto allo studio col fine di raggiungere la piena gratuità dell’istruzione, un’alternanza scuola-lavoro finanziata e qualificata; finanziamenti per il rilancio della scuola pubblica; una riforma della valutazione in chiave democratica; investimenti sostanziosi sull’edilizia scolastica; un ripensamento radicale dell’autonomia scolastica; una riforma dei cicli scolastici, dei programmi e della didattica"

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